Roma – Sequestrati beni per oltre 3,5 milioni di euro nell’ambito dell’operazione ‘Mafia Capitale’. Questa mattina le Fiamme gialle di Roma, proseguendo le attività svolte nel dicembre scorso, insieme al Ros dell’Arma dei Carabinieri, hanno eseguito il sequestro di altri beni riconducibili a Giovanni De Carlo e Agostino Gaglianone, per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro. I due nuovi provvedimenti di sequestro, emessi dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di prevenzione, a seguito della richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica della Capitale, sono stati eseguiti da parte del Gico del Nucleo di polizia tributaria e riguardano le quote societarie, il capitale sociale e l’intero patrimonio aziendale, ivi comprese le disponibilità finanziarie, della Be.An. srl, con sede a Roma, in viale Liegi 54, operante nel settore dell’estetica; Beauty Project S.r.l., con sede a Roma, in via della Giuliana 80, operante nel settore dei “servizi degli istituti di bellezza”; Associazione culturale Parioli Institute, con sede a Roma, in viale Liegi 54, esercente l’attività di “corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale”; Ditta individuale Gaglianone Michela, con sede a Sacrofano (Rm), via XI Febbraio 13, operante nel settore della ristorazione; nonché 1 unità immobiliare, a Sacrofano (Rm), di 299 mq;. 2 auto/motoveicoli; disponibilità finanziarie, intestate alle persone giuridiche in sequestro. All’interno dell’associazione “Mafia Capitale”, facente capo a Massimo Carminati, l’imprenditore Agostino Gaglianone si era unito al gruppo criminale diventando parte integrante dell’associazione stessa e mettendo a sua disposizione le proprie imprese e attività economiche nel settore della edilizia e del movimento terra per la gestione degli appalti di opere e servizi ottenuti dall’associazione, anche facendo ricorso alla corruzione. Tra l’altro, le indagini penali svolte avevano accertato come l’imprenditore veicolasse flussi finanziari illegali ai componenti della banda. Giovanni De Carlo è invece figura nota nell’ambiente della Roma bene e del jet-set locale e nazionale, “dotato di particolare carisma delinquenziale ed aderenza criminale al boss Carminati (pur non facendo parte dell’associazione mafiosa individuata)”, dichiarano gli investigatori, al punto da essere il dominus occulto di un ingentissimo patrimonio, anche all’estero, intestato a molti prestanome, tra cui i fratelli Lorenzo e Francesco De Vincenti.