Ostia – Superstizione, magia nera, malefici. A questo rimanda il ritrovamento sulla spiaggia di Ostia di una bambola woodoo trafitta di spilli. Chi pensa che, ormai nel ventunesimo secolo, stregoni e fattucchiere siano un pallido ricordo del medioevo deve purtroppo ricredersi. Anche perché spesso, dietro queste pratiche antiche, ci sono situazioni di degrado sociale e culturale drammatiche. “In merito a questo episodio”, spiega Stefano Di Tomassi dell’associazione Ciurma di Ostia, “il ritrovamento della bambola woodoo potrebbe far ipotizzare che, come già accaduto, si riferisca ad una tragedia legata al controllo della prostituzione e dell'accattonaggio di matrice africana. Spesso”, prosegue, “le vittime di protettori e protettrici senza scrupoli sono tenute in condizioni di soggezione con il ricatto di ritorsioni e malefici ai propri familiari rimasti in Africa e obbligati a pagare, pagare e pagare perché non venga fatto loro del male. Utilizzano questi mezzi per esercitare potere, facendo leva sulla paura, su povera gente che non ha strumenti adeguati per ribellarsi. Una vera e propria tratta di nuovi schiavi da continente a continente. Il problema è presente anche nel nostro territorio dove manca una professionale e competente politica sociale a medio e lungo termine”.