Ostia - Una giornata intensa, carica di emozioni e di coraggio. Un coraggio che unisce tutte le donne del X Municipio per dire alla violenza di genere. "L'amore non fa male", "Per Michela, Alessandra, Chiara e le altre donne vittime di violenza mai più" sono solo alcuni dei cartelli alzati con orgoglio dalle donne dell'associazione Punto D che sabato partendo da piazza della Stazione Vecchia hanno sfilato sul lungomare di Ostia. Un corteo composto soprattutto da oltre 200 donne, ma anche da uomini, bambini e bambine che al suono di musiche e tamburi hanno invitato i passanti ad unirsi alla protesta.


Alla manifestazione è stata inviata anche una lettera di solidarietà da parte del sindaco Marino, che non era presente a causa degli impegni a Boston. Per lui è intervenuta la delegata Gemma Azuni, che ha espresso grande soddisfazione perché nelle scorse elezioni sono state elette 16 donne e ha ribadito l’importanza delle lotte per la parità di genere. Presente anche la consigliera regionale Marta Bonafoni che ha ricordato la nuova legge della Regione Lazio, la n.33/14 che mette a disposizione 2 milioni di euro l’anno per contrastare il fenomeno, nell’attesa di  ulteriori fondi europei e Maria Grazia Passuello, Presidente di Solidea che ha ricordato che presso l’ospedale Grassi di Ostia è stato aperto uno sportello gestito da Differenza Donna, a cui possono rivolgersi tutte le donne vittime di maltrattamenti e violenza.  Per il X Municipio anche l'assessore al welfare e salute Emaunela Droghei e la presidente della commissione delle elette Monica Schneider in compagnia di tutta la commissione. A distanza di un anno dalla manifestazione Mai Più del 1° giungno scorso, abbiamo lanciato una nuova manifestazione cittadina “Mai Più, un anno dopo.” Per ribadire il nostro impegno, oggi come allora, nella costruzione di una cittadinanza di genere e per riaffermare il ruolo centrale di tutti e tutte nella decostruzione degli stereotipi e nella costruzione di una relazione possibile tra uomo e donna. Ma soprattutto per dare continuità alle rivendicazioni espresse un anno fa: il potenziamento dei servizi rivolti alle donne, l’assunzione di responsabilità politica verso un fenomeno strutturale come la violenza di genere e una pianificazione a lungo termine di politiche finalizzate alla prevenzione e alla protezione delle vittime. Anche quest’anno la manifestazione Mai Più vuole essere un percorso condiviso e corale, per rivendicare l’esigenza di ripartire dalla strade e dai territori, dalle loro esigenze e dalle loro mancanze, con un occhio rivolto alla cultura e uno ai servizi. Perché non c’è prevenzione senza iniziative di sensibilizzazione, nelle aule come nelle strade.  Vorremmo fosse di nuovo un corteo sui trampoli e senza paura, che legherà di nuovo le strade con un nastro rosso. Per Michela, Alessandra e altre. E oggi anche per Chiara, sospesa tra la vita e la morte in un letto d’ospedale".

Simbolo della manifestazione oltre al rosa, rosso e viola dei cartelloni e delle magliette anche le scarpette rosse che sono state appese ai muri del municipio del mare a memoria di ciò che non dovrà più accadere.