Malafede – Armati di Taser rapinano una gioielleria compro oro di Malafede, nell’hinterland di Ostia. Bottino 4mila euro tra denaro contante e preziosi. Il taser è una  ‘pistola’ che quando colpisce il bersaglio provoca scariche elettriche che fanno contrarre i muscoli alla vittima rendendola inoffensiva nel giro di due secondi. Dopo le pistole, i taglierini, i bastoni, i fucili subacquei i rapinatori che nel primo pomeriggio di oggi hanno messo a segno il colpo ai danni del negozio di via Gustavo Cacini, a Giardino di Roma, il cosiddetto ‘quartiere Caltagirone’, hanno deciso di utilizzare questo particolare dispositivo  sulla cui innocuità sussistono molti dubbi.  


La rapina è stata consumata intorno alle tre quando due uomini sono entrati nel compro oro e poi, una volta all’interno, hanno minacciato il titolare. Dopo aver arraffato soldi e gioielli i due, che parlavano con accento romano, si sono dileguati a bordo di uno scooter Sh Honda di colore grigio. Tanta paura ma fortunatamente nessun ferito.

 

Il Taser è un'arma da difesa nata all'inizio degli anni 1970 da una evoluzione e un miglioramento dei manganelli elettrici. L'idea nuova di John Cover, un americano, fu di consentire la scarica elettrica a distanza mediante due freccette collegate al generatore di scarica ciascuna da un sottile filo elettrico isolato e sparato fino ad una distanza di 5 o 6 metri. Il nome è un acronimo che sta per "Thomas A. Swift's Electronic Rifle" dove Thomas A. Swift è l'eroe di un fumetto molto popolare in quel periodo. La scarica prodotta è, come avviene usualmente in questi apparecchi (tra cui anche la "frusta elettrica" per il bestiame) una scarica ad alto voltaggio (circa 50.000 volt) e a basso amperaggio (6 milliampère), partendo da una normale batteria a 7,2 volt. Lo strumento incontrerebbe sempre di più il favore tra le forze di polizia perché permette di immobilizzare persone violente senza dover ricorrere ad armi da sparo che sarebbero eccessive per immobilizzare un malvivente. Inoltre il taser è d'obbligo per gli interventi su aerei in cui solo poche persone con alta preparazione specifica hanno il controllo dei nervi e dell'arma necessario per evitare di forare la carlinga pressurizzata, con effetti tragici.