Ostia – Strade e piazze allagate, traffico in tilt sulla Colombo e, come denunciano i Cobas Asl RmD, nuovo crollo di parte del controsoffitto dell’Unità terapia intensiva – cardiologia all’ospedale Grassi di Ostia dovuto ad ‘infiltrazioni d’acqua’. E’ questo il primo bilancio delle piogge abbondanti che da ieri sera si sono abbattute sul litorale romano e sulla Capitale. Durante la notte i temporali hanno lasciato il posto ad una sorta di diluvio le cui ripercussioni non sono mancate a farsi sentire.


IL CROLLO CONTROSOFFITTO UTIC - Per quanto riguarda il cedimento del controsoffitto, è avvenuto dopo due mesi da quello verificatosi nella notte dell’11 agosto scorso. I Cobas Asl RmD ritiene “grave e vergognoso quanto, dopo solo neanche due mesi dal precedente episodio, è venuto a verificarsi, e che sta generando non solo poche difficoltà e disagi, ma profonda preoccupazione per i rischi che continuano a correre operatori e utenti”.


I COBAS ASL RMD - La sigla sottolinea come “malgrado siano stati effettuati nel passato alcuni lavori e interventi di manutenzione straordinaria costati, peraltro, diversi milioni di euro ci si chiede e si chiede con quali criteri tali interventi siano stati realizzati”. I Cobas rifiutano respingono l’eventuale ‘giustificazione’ relativa ad “eventi atmosferici che per quanto persistenti, non risultano essere stati tali da poter giustificare il ripetersi di episodi a dir poco incresciosi”. Chiesti pertanto “tutte le necessarie verifiche e controlli urgenti dell'intera struttura e l’apertura di un’indagine tecnico/amministrativa per accertare eventuali responsabilità in merito a quanto accaduto”.


L’ALLERTA METEO - Nel pomeriggio di ieri, domenica 18 ottobre, il Dipartimento della protezione civile ha emesso una allerta meteo che prevede piogge e temporali sul Lazio e anche Emilia-Romagna r Umbria con estensione a Campania, Abruzzo, Molise e Puglia. Valutata una criticità arancione per rischio idrogeologico sulla nostra regione, sulla Campania centro settentrionale, Molise, Abruzzo e Puglia settentrionale.



RISCHIO IDROGEOLOGICO - Nei quartieri a cosiddetto maggior rischio idrogeologico, come purtroppo testimonia l’ultima drammatica alluvione del 31 gennaio 2014 nel corso della quale le abitazioni furono allagate con gravissimi danni, la preoccupazione è grandissima tra i residenti. Soltanto tre giorni fa il Coordinamento sicurezza idraulica X Municipio, l’organismo che riunisce i comitati di quartiere del territorio, dopo aver appreso da un quotidiano che il Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano avrebbe individuato 38 punti ad ‘alta criticità’ nel Decimo, si è rivolto al Cbtar, al prefetto Gabrielli, alla Regione, al commissario prefettizio Vulpiani e a tutti gli organismi preposti chiedendo di avere la mappa di tali ‘punti ad altra criticità’. (Seguiranno aggiornamenti)