Ostia -Essere genitori affidatari è un impegno nuovo e gravoso, ma con la vicinanza delle istituzioni e le testimonianze di chi ha già intrapreso questa strada, può essere agevolato.
 
 
Un percorso per le adozioni sul X Municipio di Roma Capitale. Lo ha discusso l’associazione PuntoD insieme ai Servizi sociali del Lido e alla presenza di Emanuela Droghei, assessore al Walfare e salute al Parlamentino Lidense, ma soprattutto alla presenza di numerose mamme, presso la sede dell’associazione su Lungomare Toscanelli 168, in quello che è un pub dal nome ‘Cuore matto’e durante quello che è stato l'inizio de 'I pomeriggi di PuntoD'. L’incontro, “Festa della mamma… di cuore. Affido e adozione, il perché di una scelta”, infatti si è svolto  il venerdì prima della Festa della mamma e molte delle donne che hanno partecipato, hanno raccontato la loro esperienza di adozione. Durante il dibattito “Mamme di Cuore”, è stato presentato un libro, che è più una sorta di guida, in cui sono spiegati i percorsi di vita e quelli da fare per adottare un figlio, “Percorso e percorsi” è infatti il titolo del volume di 76 pagine nelle quali Il Centro della Vita di Ostia, per mezzo degli scritti di Don Franco De Nonno e i Servizi Sociali territoriali parlano di come affrontare la scelta delle adozioni. All’interno della guida anche testimonianze di genitori affidatari, che hanno avuto la gioia di un figlio adottato.
 
“Obiettivo dell’evento è quello di sensibilizzare la comunità all'accoglienza non solo per quello che riguarda l’adozione, ma anche l’affido. Il Municipio X è uno dei territori di Roma con il più alto numero di bambini in casa famiglia, da qui la reiterata richiesta, da parte del servizio sociale del municipio, di trovare famiglie disponibili ad accogliere in casa un minore. Nel corso del pomeriggio, si parlerà quindi di adozione (attraverso le testimonianze di chi ha iniziato questo percorso e gli interventi di professionisti del settore), ma anche di affido familiare, quale strumento di aiuto per molte famiglie in difficoltà. Non tutti sanno, forse, che gli affidatari possono essere coppie sposate e non, con o senza figli, ma anche single e per tutti non ci sono limiti di età”, hanno scritto da PuntoD.
 
Venerdì l’associazione PuntoD si è vestita di nuovi abiti, ovvero non quelli soliti in cui la si vede combattere contro la violenza sulle donne, ma il classico color rosa che la rappresenta è diventato solare, e nel  parlare di come si è genitori con le adozioni, ha affrontato tematiche più soft,  percorsi di vita in cui il sorriso la fa da padrone.


Jone Pierantonio