TERRITORIO - Quarantacinque unità navali in azione su tutto il litorale laziale, dodici solo tra Ostia e Fiumicino, una trentina gli uomini in campo. È partita l'operazione "Mare Sicuro" della Capitaneria di Porto che vigilerà da giugno a settembre sulla sicurezza di bagnanti e imbarcazioni sulle coste.

I controlli sugli stabilimenti sono già scattati in questi giorni anche a seguito delle stesse segnalazioni dei cittadini, che sempre più spesso si rivolgono alla Guardia Costiera per conoscere le regole imposte sugli arenili. Dalla garanzia di accesso libero ai primi cinque metri della battigia, alle notizie in merito al ripascimento, fino alle denunce per inquinamento delle acque, lo scambio di informazioni con i cittadini è sempre più frequente per la Capitaneria.

"Sono stati davvero in tanti a segnalarci fenomeni di ogni tipo. – conferma il Capitano di Vascello Lorenzo Savarese – Quest'anno i monitoraggi riguarderanno da vicino soprattutto gli stabilimenti da ogni punto di vista e ovviamente le numerose spiagge libere del territorio". Il comandante Savarese ha già preannunciato l'avvio di monitoraggi da parte di personale in borghese, che controllerà il rispetto delle regole in mare e sulla sabbia, con particolare attenzione all'occupazione abusiva del demanio marittimo.

Mille euro di multa ma anche il sequestro penale dello stabilimento, in caso di violazioni più gravi. Gli uomini della Capitaneria di Porto puntano soprattutto sulla prevenzione con una serie di consigli utili per bagnanti, amanti degli sport e diportisti. Come le dotazioni di sicurezza dei natanti, dai giubbotti salvavita alle cosiddette forcelle, ovvero i lacci legati al polso del pilota della barca che, se scaraventato in mare, consentono di far arrestare subito il mezzo e di non farlo allontanare, in modo da essere raggiungibile dal naufrago.

Regole ferree anche per surfisti, kite surf o moto d'acqua che devono rispettare i corridoi di lancio e la distanza dalle spiagge per evitare di ferire i bagnanti a nuoto. "Raccomandiamo come sempre prudenza sia per chi pilota barche o è su una tavola, sia per i bagnanti che devono fare attenzione alla forza del mare", conclude Savarese.