Ostia - "Maria Regina della Pace rivendica la sua "Corona di stelle" anche qui a Ostia come in Europa: al centro siano i sentimenti, l'ascolto e l'accoglienza delle persone piuttosto che il controllo, i bilanci e i movimenti bancari dei numeri."


"Nel portare Maria Regina della Pace tra le Comunità di Ostia mi è capitato che una bambina mi chiedesse  : "Come fa questa Madonnina a essere così bella? ", allora, d'impulso, mi è venuto da rispondere come Lei stessa rispose ai veggenti di Medjugorje: " E' così bella perché Ama ."


E' tornata una statuina di Maria nell'Edicola tra la Chiesa Ortodossa e quella Cattolica di Stella Maris. Era stata distrutta nella notte di Capodanno ed è arrivata nuovamente da Medjugorje.


E' giovane Maria di Medjugorje, ha una ventina di anni, il volto candido e fresco, lo sguardo dolce, osserva te che la guardi, non una platea o una folla. Ha una ventina di anni Maria e ci insegna cos'è la giovinezza, quella vera, la freschezza di uno sguardo limpido e sereno che non ha paura e sogna e immagina e spera e guarda lontanto, che di fronte a ciascuna difficoltà si alza verso il Cielo e attende la pace. Guai a chi chiude ai giovani la volta del cielo attraverso la rabbia e gli spettri di un passato che non li riguarda. Ha portato con sé il suo messaggio di Pace Maria che significa dialogo, ascolto, serenità, fiducia, comprensione, preghiera, interiorità, scelta personale, coscienza individuale, progetto divino scritto in ciascuno di noi, Amore di un Dio Padre che ci conosce personalmente e intimamente. Si legge e intuisce nel Messaggio di Medjugorje del 2 Gennaio 2012 scritto sull'Edicola di Stella Maris e che sembra proprio una risposta a chi l'aggredì.  Maria viene a indicarci il Cielo e consigliarci di porre in alto le domande quando il cuore ci pesa e ci sentiamo soli, domandare per imparare ad avere risposte individuali senza rischiare così di perderci nella società a presso a questi o a quell'altro, costruendo quadrati e collettivi che ci diano l'illusione di essere più forti perché in tanti o perché magari si hanno, in quel momento, le utili conoscenze o qualche risorsa materiale oppure una favolosa capacità critica. E' tornata a sanare una ferita Maria, lo ha fatto passando tra le varie chiese di Ostia, dalle tante Comunità, partendo dall'Idroscalo tra le case sgarrupate e la gente semplice e pratica, arrivando a Stella Maris e facendo incontrare durante la celebrazione il popolo Ortodosso e quello Cattolico che si sono ritrovati attorno all'Edicola a pregare insieme, ciascuno nella sua tradizione, insieme, indimenticabile esempio. Un grande Ponte tra i Cuori e' stato posto e Ostia non dimenticherà facilmente questo giorno.

 

MARIA DI MEDJUGORJE... UN PONTE TRA I CUORI (Il Viaggio della Madonnina tra le Comunita' fino a Stella Maris tra Cattolici e Ortodossi)
 


Il progetto Pacis si è concluso da alcuni mesi ma il suo spirito continua a agire sulla nostra città. La Ciurma e il Gruppo di Pellegrini Chiamati da Maria hanno fatto venire una statuina di Medjugorje per tornare nell Edicola da dove una statua Mariana venne distrutta volontariamente da ignoti la notte di Capodanno. Dopo il giro di molte Comunità Religiose di Ostia e dell'Ospedale GB Grassi tra i malati, la Regina della Pace dimora di nuovo a Stella Maris in Viale dei Promontori e ppotrà essere pregata da tutti. Abita in un'Edicola ristrutturata (Coppola/Muti) ad opera di Cristiano Muti che nei disegni ha voluto incorniciare la Madonnina con i simboli della Parrocchia, dell Progetto Pacis, della Ciurma e con i Gigli Bianchi Scout delle Aquile Randagie in Missione Sociale - ass.ne la ciurma - (simbolo originario è dorato e dell'Associazione Scout Asci) uno stormo di uccelli che si innanlza a protezione intorno alla Mamma di tutti noi.
Sulla sommità della nuova Edicola la frase di Maria di Medjgorje del 2 Gennaio 2012.

 

Maria viene, mandata da Dio, e vuole suscitare nei cuori di chi vive qui, anche nel tuo che leggi, sentimenti ed emozioni forti che ci spingono ad alzare gli occhi e immaginare, vedere un futuro diverso, un cammino di luce e condividere queste sensazioni con un atto di fiducia e di fede nel Creatore, non intrappolando questo moto interiore nelle gabbie della razionalità o di una pseudo lucidità e criticità tanto fredde quanto false. Perché deve essere chiaro in noi che la città ha lanciato questo importante messaggio: che non è solo un luogo dove trapiantare realtà esterne o lo specchio delle proprie brame, non un luogo dove soltanto investire finanziamenti o progettare interventi di vario tipo o ragionare di potere, di collettivi, di numeri, di masse critiche, non un posto dove riunire queste o quelle realtà sociali per eventi di vario tipo. Ostia e tutto il Tredicesimo non è solo il luogo dei Film, delle fiction da girare, della fantasia che evade la realtà, della criminalità e del controllo militare, delle cerimonie in divisa e della parate, dei morti sparati, dell'Erotic Tour, dei faraonici progetti: Ostia e la Città Ostiense, tutto il Municipio, è un luogo di persone che vivono il territorio, che amano, che vogliono esprimere per la loro città i propri sentimenti e le proprie motivazioni traducendoli in partecipazione organizzata, che non vogliono più solamente dormirci e poi andare altrove senza un senso profondo del loro vivere,  che non si riconoscono più nella bulimia consumistica commericiale e affaristica o in anoressiche sfilate di modelle e spose. C'è un folto popolo che guarda il cielo, persone che si vogliono incontrare e ascoltare, che non vogliono urlare con i megafoni, esprimere rabbiosi serpentoni, organizzarsi per vincere confronti, pararsi dalle truffe dietro l'angolo, l'un contro l'altro "armati",  illudere e illudersi in mondi paralleli... Ostia e la Città Ostiense è anche un luogo di persone pacifiche, che lavorano tutti i giorni con le loro professionalità e che vogliono collaborare nell'armonia.

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