I carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, coadiuvati dai militari della Compagnia di Anzio, hanno arrestato un 20enne accusato di tentato omicidio aggravato

Marina di Tor San Lorenzo (Rm) - Svolta nelle indagini per la morte di un 42enne italiano: a finire in manette un 20enne indiano.

Nella giornata di ieri, giovedì 23 gennaio, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, coadiuvati dai militari della Compagnia di Anzio, a Marina di Tor San Lorenzo di Ardea, hanno eseguito un’ordinanza che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari con controllo attraverso braccialetto elettronico, emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di S.D., 20enne di origini indiane, ritenuto gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato.

Il ritrovamento del cadavere di un 42enne 

La misura cautelare è stata emessa a conclusione delle attività investigative, condotte da questi reparti, dopo il rinvenimento, il 4 gennaio scorso a Marina di Tor San Lorenzo, nella propria abitazione, del cadavere di F.D.M., 42enne italiano, che presentava una ferita lacero-contusa alla testa.

Che cosa è successo


Gli accertamenti, immediatamente avviati sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Velletri, hanno consentito di “raccogliere un rilevante ed univoco quadro indiziario” che ha fatto piena luce sui fatti accaduti e sul movente del tentato omicidio, ossia una lite avvenuta nel giorno di Nataleper futili motivi’.

L’aggressione 

A conclusione delle indagini, infatti, il destinatario del provvedimento cautelare è gravemente indiziato di essere l’autore di un’aggressione prima verbale e poi fisica nei confronti della vittima, avvenuta all’interno del minimarket di proprietà del padre del 20enne di origini indiane. E' stato accertato infatti che la vittima, F.D.M., che nel pomeriggio del 25 dicembre era entrata nell’esercizio fumando una sigaretta, è stata prima ripresa verbalmente dal 20enne e, dopo un breve alterco, afferrata per il collo e spinta fuori il minimarket. A quel punto, S.D. gli ha preso la testa battendola violentemente contro il muro adiacente all’ingresso del negozio, procurandogli una lesione al capo che, a seguito dell’esame autoptico, è stata giudicata dal medico legale “idonea a cagionarne la morte”, avvenuta tuttavia solo alcuni giorni dopo a causa di un’overdose.

L’arresto

L’arrestato, fermato dai carabinieri nel comune di Pomezia, è stato condotto presso la propria abitazione di residenza in regime di arresti domiciliari.

L’indagato è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.