Maxi-operazione anti-droga: organizzazione criminale sgominata dalla Finanza
Pomezia - Dalle prime ore dell’alba, 150 finanzieri del Comando Provinciale di Roma sono impegnati, nella Capitale, con l’ausilio di un elicottero e di unità cinofile, nell’esecuzione di numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita allo spaccio ed al traffico di sostanze stupefacenti nel litorale romano. L’attività investigativa è stata espletata dalla Compagnia di Pomezia, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. La vasta operazione di polizia nella Capitale ha portato allo smantellamento di una pericolosa organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nel litorale romano e in particolare operante nelle zone di Torvaianica, Tor San Lorenzo, Pomezia, Ostia, Acilia e Vitinia: sequestrate oltre dieci chili di cocaina, una pistola "Beretta" completa di dodici cartucce e due autovetture di grossa cilindrata, l'arresto in flagranza di sette persone, oltre all'esecuzione, di ventotto ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone. L'operazione, ribattezzata "Balcani Drug", è l'epilogo di un'indagine avviata nel mese di settembre del 2009 dalle Fiamme Gialle della compagnia di Pomezia sotto il coordinamento della Dda. Il sodalizio criminale, composto da albanesi, italiani e rumeni - si legge nella nota della Guardia di Finanza - si era fortemente ramificato nel territorio di Pomezia nonchè nel litorale romano e riusciva ad immettere sul mercato notevoli quantitativi di stupefacente, per lo più di cocaina, grazie anche ad una efficiente e fitta rete di pusher, capaci di smerciare in maniera capillare le dosi confezionate. Le indagini hanno permesso di accertare che i proventi dell'illecita attività hanno dato la possibilità ai due leader dell'organizzazione, due pregiudicati albanesi, di acquistare in Albania numerosi alberghi, residence ed altri immobili. Le intercettazioni ambientali e telefoniche, che si sono avvalse anche dell'utilizzo di sofisticati sistemi di posizionamento e di localizzazione di apparati telefonici, hanno permesso di delineare il modus operandi del gruppo, i canali di approvvigionamento ed i ruoli dei componenti. L'organizzazione si approvvigionava nel nord Italia (Milano e Prato) nonchè all'estero (in Olanda e Spagna); alcuni membri erano disoccupati, mentre altri erano lavoratori dipendenti o titolari di piccole imprese operanti, a seconda dei casi, nel settore meccanico ed edile.
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