Menunni-De Priamo (Fdi): "Sì al toponimo 'Ostia Lido di Roma' e alla candidatura a patrimonio Unesco"
Dobbiamo far ricordare al mondo che nella Capitale c’è l’opportunità di godersi anche le bellezze della natura, oltre che l’immensa eredità architettonica ed archeologica. La disponibilità di un mare balneabile è una possibilità di diversificare la vacanza, opzione che può indurre a prolungare il soggiorno e a ritornare altre volte. Come primi firmatari della delibera per l’inserimento di Ostia nel patrimonio dell’umanità, ci preme sottolineare questa attrattiva. Quasi venti chilometri di spiaggia servita da stabilimenti balneari, arenili liberi, dune, pineta di Castel Fusano, (la più estesa del mondo), poco valorizzata e non abbastanza protetta e meraviglie naturali come la Riserva di Tor Paterno ricca di coralli. Il mare è una carta vincente sulla quale puntiamo e per sottolinearne la valenza associamo al toponimo Ostia la denominazione Lido di Roma, ad evidenziare il legame con la città eterna per interessare ulteriormente l’Unesco. Inoltre i cittadini di Ostia beneficeranno di un incremento di valore degli immobili che risulteranno situati ad "Ostia lido di Roma" che con la semplice aggiunta del nome Roma, brand forte, vedrà valorizzare le proprietà.
Ostia non è solo litorale, vanta importanti opere architettoniche del Novecento, edifici pubblici come l’ufficio postale di Angiolo Mazzoni e privati come i villini sul lungomare e le palazzine di Adalberto Libera oltre ad importanti interventi urbanistici permeati di razionalismo e funzionalismo. Ad Ostia, in definitiva, non mancherebbe nulla per meritare la prestigiosa candidatura all’Unesco. Oggi è stata scritta una buona pagina per Roma".
Lo dichiarano Lavinia Mennuni consigliere Fdi vice Presidente Commissione Turismo Roma Capitale e Andrea De Priamo Consigliere di Fdi e Presidente della Commissione Trasparenza Roma Capitale.
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