In esclusiva per Ostia Tv, affrontiamo le condizioni di questa tratta su ferro con l’ingegner Maurizio Messina, attuale Presidente del Comitato Pendolari Roma-Lido

La MetroMare è puntualmente oggetto di gravi disagi per i pendolari. Una caratteristica, che nonostante il cambio di gestione da Atac a Cotral, da anni la fa etichettare come “Peggiore linea ferroviaria d’Italia”. Oggi, in esclusiva per Ostia Tv, affrontiamo le condizioni di questa tratta su ferro con l’ingegner Maurizio Messina, attuale Presidente del Comitato Pendolari Roma-Lido.

  1. Ingegner Messina, innanzitutto grazie per questa intervista rilasciata al nostro giornale. Partiamo dagli obiettivi della Regione Lazio: migliorare la vivibilità e il servizio sulla linea MetroMare. Secondo il suo parere la Regione sta andando incontro a quest’obiettivo e quali interventi dovrebbe rendere prioritari per far diventare questa linea efficiente e soprattutto affidabile per i pendolari?

La Regione sta andando nel verso giusto per quanto riguarda la Roma Lido, anche perchè pare abbia sposato gli obiettivi dei pendolari e quindi la tendenza al miglioramento c'e. Ma in teoria c'era anche nella gestione precedente. Poi i risultati sono mancati. Le nostre considerazioni critiche riguardano intanto i tempi di realizzazione delle attività previste dalle due aziende regionali di gestione (Astral e Cotral), che sono biblici e che non permettono di avere risultati positivi sul servizio in tempi dignitosi. Ad esempio: i tempi di rientro dei treni dalle manutenzioni previste, che dovrebbero essere solo di qualche mese e che diventano anni, a volte neppure loro hanno contezza dello stato delle cose e continuano a fare annunci seguiti da niente. Altro esempio è l'arrivo dei nuovi treni strombazzato da Cotral dapprima per il 2023, poi il 2024, ma arriveranno (speriamo) nel 2025 e dovrebbero essere messi in linea nel 2026. Per quanto riguarda i lavori nelle stazioni ricordiamo, per fare un esempio, che dopo 5 anni di fermo a settembre 2022 sono ripartiti i lavori per Acilia sud e Tor di Valle, e Astral aveva assicurato che dovevano concludersi il 6 ottobre 2023. Ma sono ancora in essere. 1 anno di lavori + 1 anno di ritardi e non si sa quando saranno finiti. Infine i lavori sull'infrastruttura, gestiti da RFI. Anche lì nonostante le previsioni si sono avuti stop ripetuti e invece di concludersi, come annunciato, a primavera 2023 si concluderanno a fine 2025. Su tutto questo ci pare che la Regione non abbia fatto granché, ci pare che abbia sposato più le giustificazioni delle aziende che i diritti dei viaggiatori. Dove stanno i controlli?

 

  1. Cotral ha annunciato l'arrivo di nuovi treni sulla linea Roma-Lido e l'entrata in servizio di altri mezzi dopo il periodo di revisione. Lei quanto è fiducioso dell'entrata in servizio di questi mezzi? Secondo lei potrebbero portare delle migliorie nel breve periodo e soprattutto in vista del Giubileo?

I treni ovviamente sono fondamentali. Una ferrovia senza treni, o con pochi treni vecchi, è un ossimoro. Cotral dal suo subentro nella gestione il 1 luglio 2022 aveva annunciato a reti unificate che il servizio sarebbe migliorato e invece è stato un flop pazzesco. Non solo non sono riusciti a fare il 17% in più nel 2023 come previsto dal Contratto di servizio, ma addirittura è stata una Caporetto con il 43% di corse cancellate o in ritardo da maggio a dicembre, secondo il monitoraggio quotidiano effettuato dal Comitato Pendolari su dati Astral. Nel 2024 la situazione è migliorata, ma quando va bene siamo ancora a 110-120 corse quotidiane (nei giorni in cui non c'è la chiusura serale per lavori in corso) contro le 178 della gestione Atac. E finché saranno messi in linea i treni nuovi (fine 2026) staremo come ora. Nell'anno del Giubileo non cambierà nulla. Stiamo ancora aspettando il famoso treno dalla Metro A, che il Comune ci ha negato per anni e che Cotral ha ignorato e osteggiato, nonostante ne avrà beneficio.

 

  1. A Roma l'argomento d'attualità è l'aumento dei costi del biglietto legati ai mezzi pubblici. Dopo gli incontri cui ha assistito in Regione Lazio, quali soluzioni alternative propone il Comitato Pendolari per finanziare il trasporto pubblico e non gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini?

Sull'aumento dei biglietti abbiamo ribadito con forza alla Regione, nell'incontro della settimana scorsa, la nostra ferma contrarietà perchè tale manovra è totalmente ingiustificata, a fronte della qualità del servizio di trasporto pubblico molto scadente ed anche dal punto di vista economico. Il Comune pretende 22 milioni dall'aumento dei biglietti, ignorando volutamente che il bilancio di Atac è in attivo di 11 milioni dopo 4 anni di rosso e che la Regione è disposta a sborsare 10 milioni. Totale 21. Perchè insistere allora? Perchè si tratta di un braccio di ferro politico fra Comune e Regione e gli unici che rischiano di pagarne il prezzo sono coloro che non hanno alcuna colpa: i viaggiatori.

 

Il Bilancio Atac registra un consistente calo di abbonamenti annuali rispetto all'anno precedente, di 8,6%, pari a circa 13.000 persone, oltre al calo degli abbonamenti mensili. Questo vuol dire fuga dal TPL e ricorso alla propria auto, con aumento di traffico, incidenti, stress, peggioramento qualità dell'aria. Poi c'è l'evasione tariffaria per il nullo controllo ai tornelli e la agevolazioni per alcune categorie senza criteri di censo (forze dell'ordine, under 19...).

 

L'aumento dei biglietti farà incentivare un ulteriore quota di viaggiatori dal trasporto pubblico, lo capisce chiunque a parte chi deve decidere. Prima si deve migliorare il servizio.

 

  1. La Roma-Lido è stata marchiata, da diversi anni a questa parte, come "Peggiore linea ferroviaria d'Italia": ritardi, guasti, tornelli rotti e soppressione dei treni sono all'ordine del giorno. Queste problematiche quotidiane che impatto hanno sulla vita dei pendolari che vivono questa linea ferroviaria?

Le ripercussioni dei disservizi sulla vita quotidiana dei viaggiatori è enorme. Lo stress accumulato in banchina dai viaggiatori oppure sui treni stracolmi durante i viaggi è enorme. I ritardi e le soppressioni sulla Roma Lido si ripercuotono sui tempi di cambio di mezzo (bus, treni, metro, tram) accumulando ulteriori ritardi. Non ci sono certezze sulla regolarità del servizio e questo genera molta rabbia e frustrazione. 5' di ritardo sulla Roma Lido possono diventare 20 o 30 in ogni viaggio.

 

  1. Tra i punti più criticati alla Regione Lazio e il Cotral, da parte dei pendolari, c'è anche la mancanza di una comunicazione adeguata e in tempo reale nell'eventualità di problemi. Quant'è importante questa dimensione e una maggiore trasparenza di queste realtà verso gli utenti del servizio pubblico? Da parte della Regione e il Cotral, cosa vi aspettate sul piano dell'informazione e il coinvolgimento degli utenti della linea?

In merito alla carenza di comunicazione va detto che la cosa riguarda sia Astral che Cotral: è scarsa la comunicazione in banchina e nulla quella all'interno dei treni. Nonostante le assicurazioni di Cotral da tre anni, i viaggiati sono ancora abbandonati a se stessi e in caso di necessità non sanno cosa fare perchè nulla viene detto in treno o in stazione. Ad esempio in caso di fermo del treno non c'è mai indicazione chiara sulle navette sostitutive e il Comitato si deve sostituire alle aziende nel dare indicazioni sui mezzi alternativi. Oltre ad annunci a mezzo stampa finora non c'è stata nessuna azione precisa. Il Comitato Pendolari sta facendo pressione su Regione e aziende da sempre perchè ai viaggiatori venga assicurata la normale informazione necessaria.

 

  1. Il vostro Comitato è da sempre attento alle dinamiche della Roma-Lido. Quali sono le vostre prossime iniziative per far sentire la voce dei pendolari alle istituzioni e ambire a un trasporto pubblico degno di una Capitale europea?

In quanto alle iniziative del Comitato, oltre agli incontri con Regione e aziende, in cui evidenziamo i problemi ma suggeriamo anche proposte per migliorare il servizio, stiamo mobilitandoci assieme ad altri comitati per scongiurare l'aumento dei biglietti andando sotto le finestre di Comune e Regione. Inoltre entro la fine dell'anno intendiamo festeggiare il centenario della Roma Lido a modo nostro, dando voce a tutti i soggetti che utilizzano i servizi e che ci sono stati a fianco nelle lotte degli ultimi 12 anni.