Milano - Con una telefonata durata una ventina di minuti, intercorsa sabato 29 settembre a partire dalle 19.50, la nuova velina di Striscia la notizia, Giulia Calcaterra ha dato al presidente nazionale dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente, Lorenzo Croce, la sua versione in merito al “giallo” del cane di razza rottweiler di sua proprietà soppresso, a suo dire, già dallo scorso 3 luglio.
Il fatto è che la bestiola sarebbe svanita nel nulla. Tra ipotesi di maltrattamenti, di soppressioni e altrettante rassicurazioni che l’animale godrebbe di ottima salute. In mezzo l’ostinazione dell’associazione animalista che da giorni sta cercando in tutti i modi di conoscere la sorte in cui è incorso il cane della ragazza diventata da qualche giorno popolarissima.
Ma che c’azzecca una velina fresca di incoronazione, un’associazione animalista come l’Aidaa e un cane? I fatti risalirebbero ad alcuni giorni fa quando prima su facebook, quindi su youtube e internet ed infine su alcuni quotidiani di Novara, dove abita o abitava la Calcaterra, sono comparsi foto e articoli su presunti maltrattamenti ai danni della bestiola.
L’Aidaa si è immediatamente attivata cercando di avere notizie dalla velina e presentando anche delle denunce visto che, come ha dichiarato in questi giorni il presidente Croce, la vicenda sarebbe quanto meno oscura. Troppe contraddizioni, troppi silenzi e soprattutto troppe versioni contrastanti. Nel momento in cui l’associazione è intervenuta, il rottweiler era infatti misteriosamente praticamente “evaporato”. Sempre tra un tourbillon di dichiarazioni: “sta bene”, “no, sta male”, “l’hanno picchiato”, “è morto”, “non è morto”.
Tornando alla telefonata di ieri sera, Giulia Calcaterra avrebbe spiegato al presidente di Aidaa che “il cane era aggressivo e che i genitori non volevano più tenerlo e che dopo aver tentato di farlo adottare o di portarlo in canile ‘Abbiamo chiamato il canile, ma non lo hanno voluto nemmeno loro’”, ha detto la Calcaterra. “Allora”, prosegue, “ho messo un annuncio per farlo adottare" ma”, riferisce Croce, “sempre secondo quanto sostenuto nella telefonata dalla giovane donna, il cane sarebbe morto lo scorso 3 luglio per una torsione intestinale”.
Giulia Calcaterra avrebbe inoltre dichiarato di essere in possesso di documenti firmati dal veterinario, che ha il proprio studio in un comune del Milanese. Documenti che la velina ha più volte dichiarato all’Aidaa di non poter mostrare almeno fino a quando: "Non sarà autorizzata dal suo ufficio stampa".
Da quanto sostenuto dalla ragazza nella telefonata al presidente Croce il cane sarebbe arrivato dal veterinario (che dista una quarantina di chilometri da casa sua) già morto. Ha inoltre tenuto a precisare che lei non ha alcuna responsabilità nella morte del cane e che ama gli animali.
"Non ho mai pensato né voluto uccidere il cane: io amo gli animali". Ed avrebbe tentato, secondo l’Aidaa, di dare una spiegazione alle diverse interpretazioni uscite su internet spiegando che lei possiede due cani e che quando il fidanzato su facebook sosteneva che il cane "scorrazzava liberamente in giardino" si riferiva all'altro cane.
"Ho ascoltato ed interloquito con Giulia”, dice Lorenzo Croce, “ascoltando la sua versione dei fatti e specificando che non è compito mio né di altri investigare sulle cause reali della morte del cane, ma semmai è compito delle autorità pubbliche alle quali ci siamo rivolti per fare chiarezza e alle quali ha anche lei il diritto di rivolgersi se dovesse sentirsi diffamata dalle nostre opinioni o da quelle di altri”.
“Tutto ciò premesso mi pare che ovviamente emergano diverse contraddizioni sulla posizione ufficiale di Striscia la notizia che, interpellata da noi, ha sostenuto fino a ieri che il cane era stato adottato e stava benissimo rispetto alla versione che mi ha fornito Giulia che comunque ha promesso un chiarimento con documenti alla mano nel corso della prossima settimana. Per noi”, conclude Croce, “una volta appurato che il cane è morto rimaniamo in attesa di essere sentiti dalle forze dell'ordine per dare loro le informazioni in nostro possesso. Spetta ad altri, Striscia in testa, chiarire come mai si è detto che il cane fosse vivo, adottato e stesse bene, quando in realtà era morto ed incenerito dallo scorso 3 luglio". A questo punto lecita una domanda: ma qual è la verità?
Tags: entroterra