Milano -  Adottato, maltrattato poi soppresso, poi resuscitato ed infine ucciso per una torsione intestinale come certifica il veterinario: tutti vogliono avere notizie sul cane della velina bionda di Striscia la notizia, Giulia Calcaterra. 

Tutto ha avuto inizio sei mesi fa quando Giulia Calcaterra annunciò su Facebook la volontà di far adottare il suo cane: "Regalo rottweiller 3 anni e mezzo vaccinato con micro chip. Non posso più tenerlo, chi fosse interessato mi contatti in privato. No canili, no allevamenti, no perditempo. Grazie". 

Il 25 sttembre vengono pubblicate su Facebook le foto del cane legato con una corda molto stretta e la lingua di fuori. Si comincia a parlare di maltrattamenti. 


Il 26 settembre arriva la replica della velina sul suo profilo: "Voi non sapete nulla!!!! il cane volevo affidarlo perchè non avevo tempo per lui,io ho sempre avuto tempo x tutti!ma a natale dell'anno scorso i miei genitori non potevano più tenerlo a casa ed è stato dato via! era ingestibile!io amo i cani e non per niente vivo con un golden retriver di 6 mesi! ficcatevelo bene in testa!non ho mai detto di voler uccidere o abbandonare!ho chiesto una buona famiglia per un cane che non potevo più tenere io! Le vostre critiche e i vostri insulti non mi toccano...non sono un'assassina ne una che abbandona o maltratta i cani!"


Il 29 settembre esce un'intervista rilasciata dalla stessa velina al Corriere di Novara dove dichiara di aver dovuto sopprimere il cane per una malattia certificata dal veterinario: "Questa storia e questi attacchi mi fanno ancora più male: il cane – ha spiegato Giulia – purtroppo è stato fatto sopprimere per una malattia accertata e certificata dal veterinario. Ho fatto davvero di tutto per far sì che questo non dovesse accadere. Purtroppo non riconosceva più me come padrona: mi ha aggredita e ha aggredito anche mio fratello. La situazione non poteva più essere gestita, non sono riuscita a trovare nessuno che potesse occuparsene come un cane di questo genere in queste condizioni avrebbe richiesto. Posso però in tutta onestà dire che ho cercato di evitare tutto ciò fino all’ultimo". Cominciano anche le proteste da parte degli animalisti che scrivono ad Edoardo Stoppa, che a Striscia si occupa della rubrica degli animali. Contemporaneamente il fidanzato di Giulia pubblica un post su Facebook dove dice che il cane è vivo ed è felice. In serata lo stesso giorno Giulia chiama Lorenzo Croce, dell'Aidaa, per fare chiarezza sulla situazione: "Il cane sarebbe morto lo scorso 3 luglio per una torsione intestinale come a suo dire sarebbe dimostrato dai documenti in suo possesso firmati dal veterinario" e sulle dichiarazione del fidanzato: "Si riferiva all'altro cane". 



Il 30 settembre parte la denuncia a carico della velina da parte dell'Aidaa oltre alla richiesta di allontanamento dal bancone di Striscia: "Non ci fidiamo, vogliamo le prove e vogliamo che le consegni ai carabinieri, noi non facciamo un passo indietro la denuncia rimane sul tavolo. Troppe bugie attorno a questa storia". 
 

 

Totale supporto da parte di Striscia la notizia: "Tutti, mi hanno detto di farmi scivolare tutto addosso - dichiara la velina - e che è normale essere sotto la lente d'ingrandimento, che mi ci devo abituare e che non dovrei nemmeno prendermi la briga di rispondere a livello personale..."