Infernetto – Riceviamo e pubblichiamo da Giosuè Mirizio, presidente del comitato ‘Infernetto sicuro’:


“Sindaco Marino,


apprendiamo dalla stampa e attraverso la stessa rilanciamo i noti fatti di Tor Sapienza che hanno coinvolto anche il quartiere dell’Infernetto, con il trasferimento di 24 minori al centro di accoglienza recentemente realizzato a via Salorno che vanno ad aggiungersi ai 18 già residenti nella struttura. L’Infernetto con i suoi 40.000 abitanti è dal 2004 che chiede sicurezza, con una sottoscrizione di 12.500 firme, per la realizzazione di un presidio fisso delle forze dell’ordine, che sia da freno ai continui furti e rapine. Il nostro territorio da anni è rifugio sia di sbandati sia di nomadi sia di persone che vivono comunque ai margini della legalità.


Durante questo periodo abbiamo rivolto appelli a tutte le istituzioni e non ultimo, il giorno 3 novembre 2014, un nostro scritto è stato indirizzato al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro che lo scorso febbraio ebbe a dichiarare che l’Infernetto insieme ad altri tre quartieri – Tor bella Monaca – Trullo e Trigoria sarebbe stato interessato ad ospitare un presidio fisso delle forze dell’ordine. Ancora stiamo aspettando e ormai da quel lontano 2004 non ci facciamo più illusioni, però nel frattempo ci dobbiamo sobbarcare un impegno che altri non vogliono e che scatenerà la solita guerra tra poveri. Visto che durante la recente campagna elettorale ha omesso di visitarci, sarebbe ora che venga nel nostro quartiere a spiegare il perché ciò che non vogliono gli altri lo dobbiamo subire sempre noi, con decisioni piovute dall’alto, causa di malcontento e allarme sociale. Sindaco i problemi non si risolvono trasferendo queste persone da un quartiere degradato come Tor Sapienza ad un altro ancor più degradato come l’Infernetto, ben altro dovrebbe fare per raggiungere la pace sociale".