Ostia – Flash mob nella notte dei giovani del collettivo Territorio Narrante che in occasione del quarantaquattresimo anniversario della scomparsa del poeta, scrittore e regista Pier Paolo Pasolini hanno voluto rendergli omaggio posizionando un busto che lo raffigura all’ingresso di Ostia, luogo dove trovò la morte tra l’1 e il 2 novembre del 1975.

Ed è in una nota postata su Facebook dallo stesso collettivo la spiegazione del gesto: “Da alcuni anni sulla nostra terra sono iniziati a comparire busti raffiguranti Pier Paolo Pasolini. Rappresentano la conservazione della memoria, il ritorno dal cattivo passato. Questa notte un gruppo di Territorio Narrante ha accompagnato Antonio Belli, lo street artist che crea i busti, nell’ultima installazione a Ostia. Il busto – si legge nel post - è stato posto su una delle due colonne inaugurali della via del Mare: il pensiero libero che troneggia su uno dei simboli del fascismo. Questo è il sesto busto ed è stato installato alle ore 6, la stessa ora di quella tragica mattina del 1975. Pier Paolo è lì, andatelo a vedere, non toccate però quel busto che osserva chi arriva e chi va via da Ostia: sembra indicarci la strada, vuole ricordarci che una terra non raccontata è una terra che non esiste”.

Siamo custodi di quei busti nel luogo del cattivo passato, così come siamo custodi della memoria, perché nessuno dimentichi. Perché la memoria di Pasolini è la nostra memoria, è la memoria delle periferie e della terra, un terra raccontata, mai nominata, un terra raccontata che per questo continua a esistere. Che nessuno tocchi quei busti allora, perchè rappresentano il concime stesso della nostra terra, la parte estrema del nostro racconto, il nostro ultimo presidio prima del disordine babelico. Pasolini è il poeta cui vogliamo dare definitiva cittadinanza nella nostra terra, e questi busti rappresentano per noi lo strumento privilegiato, una forma libera, incoercibile, riproducibile all'infinito e incorruttibile”, conclude Territorio Narrante.