Ostia – Mistero Doremidiverto ‘svelato’: ‘regalata’ alla Caritas l’area di via Adolfo Cozza 5 dove fino a tre anni fa sorgeva la materna di Ostia. Invece della scuola, la Fondazione religiosa vi costruirà, con il consenso del Campidoglio e del municipio X, un centro di accoglienza. Già individuato, a questo riguardo, l’ente che lo gestirà: si tratta della Cooperativa Roma Solidarietà – Società cooperativa sociale onlus indicata dalla stessa Caritas. Con il verbale di consegna, che reca la data del 10 novembre 2014, ‘l’Amministrazione capitolina, proprietaria del complesso strutturale’, come si legge nel documento, consegna l’area dove, ‘eseguito un sopralluogo presso l’area oggetto di consegna, si è constatato che la stessa è libera da persone e cose; pertanto il rappresentante del Dipartimento Patrimonio la consegna al rappresentante della Caritas che l’accetta nello stato in cui la stessa si trova’.


Mistero svelato, si diceva. Anche se i genitori dei bambini dell’ex materna, che si sono battuti a lungo per la sua ricostruzione dopo l’incendio che la distrusse a settembre del 2012, tra petizioni, incontri con l’amministrazione locale e proteste, temevano che il ‘peggio’ fosse già accaduto, ossia che l’area fosse stata ceduta alla Caritas. Non che nessuna delle famiglie avesse qualcosa contro la Fondazione e la meritoria opera che da oltre trent’anni svolge sul territorio di Ostia in favore dei più bisognosi, ma la mancata realizzazione della scuola, l’unica comunale a tempo pieno del centro della città, non avrebbe fatto altro che accrescere le difficoltà di genitori che, per dirla in parole semplici, non sanno dove mandare i propri figli. Non ci sono strutture pubbliche e l’unica alternativa resta quella delle private, con costi non indifferenti. Le mamme e i papà erano già venuti a conoscenza di una memoria di giunta municipale, recante la data del 15 ottobre 2013, nella quale si ipotizzava ‘il riutilizzo a scopi sociali degli spazi e dell’ex Colonia Vittorio Emanuele III’, firmata dagli assessori Giacomina Di Salvo, Emanuela Droghei e dal presidente Andrea Tassone.


Le famiglie avevano chiesto un annullamento, un ritiro del documento poi, esattamente un mese fa, il 20 gennaio, su loro sollecitazione, in via Cozza si era svolto un sopralluogo della Commissione capitolina Razionalizzazione della Spesa presieduta dal consigliere pentastellato Daniele Frongia. Alla Commissione, disertata sia dai tecnici sia dagli amministratori, aveva preso parte, oltre ai cittadini e ai genitori, il capogruppo del Movimento 5 Stelle del municipio X Paolo Ferrara. Adesso, a distanza di un mese, “grazie ad una svista del Dipartimento Patrimonio”, come si legge in una nota del M5S, “ecco riaffiorare con un po' di ritardo la documentazione ufficiale che attesta la consegna alla Caritas dell'area”. “Un risultato cui hanno lavorato i consiglieri municipali e comunali da diversi mesi, e soprattutto i tenacissimi genitori dei bimbi dell'ormai ex scuola Doremi”, si legge nella nota. “Gli abitanti della zona - tenuti all' oscuro di tutto, e anzi illusi dalla promessa elettorale di una nuova scuola - avevano già dei sospetti e hanno combattuto questa battaglia per avere risposte. Purtroppo, almeno per ora, nessuna risposta avranno le istanze dei cittadini che reclamano una nuova scuola per i loro bambini. Resta comunque da sciogliere il nodo dei soldi pubblici spesi dal Municipio X per bonificare ‘in somma urgenza’ l'area dall'amianto. Proprio su questo punto siamo intenzionati a proseguire per capire perché sia stato speso circa un milione di euro, nonostante la disponibilità della Caritas di Roma a compiere la bonifica e gli interventi di riqualificazione a proprie spese, in cambio della disponibilità dell'area. Anche su questo la Commissione per la revisione della spesa farà pienamente luce”, dichiara il presidente Frongia.



Tra i documenti agli atti, oltre al verbale del 10 novembre 2014 nel quale si sottolinea il ‘parere favorevole’ espresso dal presidente Tassone il 2 luglio 2014 e quello dell’ex assessore capitolino ai servizi sociali Rita Cutini, c’è la richiesta formale di ‘stipulare un contratto di comodato d’uso gratuito per 20 anni per tale complesso strutturale’ da parte di monsignor Enrico Feroci, presidente della Caritas di Roma, del 24 aprile 2014. In questo documento, come sottolineato dagli esponenti del M5S e dai genitori, la Fondazione si dichiarava disponibile a provvedere, a proprie spese, alla bonifica dell’area. L’operazione di eliminazione dei detriti, presumibilmente contenenti amianto, fu avviata, ma con denaro pubblico, il 13 maggio dello scorso anno per un costo di oltre 900mila euro. In quella circostanza, in una nota congiunta, il presidente Tassone e l’assessore ai lavori pubblici, mobilità e litorale del X Municipio Antonio Caliendo, dichiararono: “La cittadinanza ha assistito per troppi anni al degrado dell’area di via Adolfo Cozza: è intenzione di questa amministrazione avanzare tutte le procedure necessarie per riedificare una nuova scuola”. Il consigliere Ferrara: “Ricorreremo alla Corte dei Conti attraverso il gruppo comunale”.