Fiumicino - Potrebbe tornare alla piena operatività entro pochi giorni l'aeroporto di Fiumicino. Sono infatti terminate le operazioni di bonifica del Molo D, posto sotto sequestro dalla Procura di Civitavecchia per garantire la sicurezza a lavoratori e passeggeri dopo il risultato sconcertante delle analisi della Asl che avevano evidenziato la presenza di diossina 30 volte superiore ai limiti consentiti. All'origine di tutto l'incendio scoppiato nella notte tra il 6 e il 7 maggio che ha devastato un'intera area commerciale del Terminal 3.


Immediata la preoccupazione da parte dei sindacati dei lavoratori che in alcuni casi sono stati anche ricoverati per malori gravi. "Sono passati oltre due mesi dall'incendio che ha provocato una situazione di estrema difficoltà per i lavoratori aeroportuali e ancora nessuno può affermare che il luogo di lavoro è salubre - sostiene il Cub Trasporti - le mascherine, date a titolo precauzionale hanno un significato preciso e denunciano un rischio dal quale proteggere i lavoratori. Noi invece che in silenzio non ci stiamo dal 8 maggio e che continuiamo a non volerci stare chiediamo un immediato intervento delle istituzioni coinvolte" .


Dal canto suo l'Istituto Superiore di Sanità ha sottolineato: "Solo una esposizione di lungo periodo (in termini di anni) al microclima presente allo stato in aerostazione può provocare nocumento alla salute. Viene pertanto segnalato che una esposizione limitata in termine di orario medio di lavoro abbinata alle attuali prescrizioni sanitarie imposte (mascherine e rotazione oraria ogni tre ore) non produce effetti negativi significativi sulla salute” “Ciò non toglie che le sostanze inquinanti presenti nello scalo devono comunque essere azzerate con le operazioni di bonifica." Dunque prima che l'hub romano torni alla completa operatività bisognerà attendere i risultati definitivi delle analisi sulla presenza di sostanze inquinanti.