Momenti di tensione in Campidoglio: si arrampica minacciando il suicidio
LA TRATTATIVA - Dai monitor della Sala operativa del Campidoglio gli agenti della Sezione Arce capitolina, vedendo la scena, sono intervenuti tentando di far ragionare l’uomo che minacciava di suicidarsi per problemi legati alla richiesta di un alloggio popolare. Una lunga trattativa che ha tenuto gli agenti impegnati per più di un'ora: le minacce erano reali e quindi era impossibile per ogni persona o divisa avvicinarsi senza che si lanciasse in un volo di almeno 15 metri sulle rovine sottostanti.
LA DISPERAZIONE - Ogni tentativo, persino quello di portare bevande calde e cibo, è stato vano. Per guadagnare tempo, e permettere l'arrivo dei vigili del fuoco, un vigile ha indossato abiti in borghese e, spacciandosi per un giornalista, ha iniziato dialogare a distanza con l'uomo che comunque non voleva sentire ragioni e richiedeva più volte la presenza di una personalità, iniziando poi a ferirsi i polsi con un oggetto tagliente.
LA TENSIONE - Durante questi momenti di tensione i vigili sono riusciti a contattare l'assessore alle politiche sociali Francesca Danese, mentre temevano il peggio, pronti ad approfittare di ogni attimo di distrazione dell'uomo per poterlo bloccare. Intanto sono stati disposti i teloni di salvataggio sotto il belvedere per attutire l'eventuale caduta dell'uomo. Anche con il posizionamento del materasso, comunque, sarebbe stata una caduta rovinosa, quindi il responsabile dei vigili ha ritenuto opportuno restare ancora in attesa. La sorella dell'uomo intanto, presente sul posto, si è sentita male ed è stata condotta via in ambulanza.
L’ASSESSORE DANESE - Infine, alle 20, è arrivata l'assessore Danese che, dopo aver parlato con il 35enne, ha promesso di riceverlo nei prossimi giorni. Finalmente convinto, è sceso, aiutato dai vigili, che lo hanno affidato alle cure della guardia medica presente sul posto. Gli agenti, dopo il parere positivo dei medici, lo hanno lasciato andato dopo le formalità di rito.
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