Roma - Ieri Simona Quadarella è riuscita ad imporsi nei 1500 stile libero, distanza prossima al debutto olimpico (a Tokyo). L'Erede designata della "Fenice" ha portata via il record tricolore ad una sua concittadina, Alessia Filippi, migliorandolo di poco più di 4 secondi. La stessa ex nuotatrice di Tor Bella Monaca ha voluto complimentarsi con la giovane atleta via social, scrivendole di godersi questi momenti. Va tuttavia scritto che l'azzurra ha potuto vincere a causa della rinuncia della favoritissima Katie Ledecky, fermata da un virus.

Dal canto suo, la Federica nazionale non ha ancora perso la fame di vittorie: nonostante abbia la stessa età di chi scrive (compirà 31 anni agli inizi d'Agosto, il sottoscritto alla fine di Settembre), nella sua gara prediletta, i 200, ha trionfato in 1'54''22. Quest'è la sua decima medaglia mondiale individuale, sesta d'oro, il quarto nelle 4 vasche.

Non è stato da meno Paltrinieri: "Greg", come lo chiamano gli amici, ha portato a casa anche lui il metallo più pregiato, in una finale dove era impegnato anche Gabriele Detti, giunto soltanto quinto.

Ma non è finita, in quant'è caduto un altro tabù, per merito di Martina Carraro. Lei, infatti, è la prima ranista azzurra a andare sul podio, mettendosi al collo la medaglia d'argento: merito sicuramente anche degli allenamenti con lo "specialista" Fabio Scozzoli. Ma la ragazza, trasferitasi da poco da Bologna ad Imola, non s'è accontentata, realizzando un altro primato italiano, in semifinale. Insomma, sicuramente poteva andare meglio, ma certo non possiamo lamentarci, ma ora la testa deve tornare al Settebello, in acqua domani contro l'Australia. In caso di vittoria, s'avranno due certezze: la medaglia e qualificazione per i prossimi giochi a cinque cerchi.