Dopo aver passato un’intera giornata sul tetto del circolo Roma Team al Torrino Maurizio Perazzolo, uno dei soci fondatori, ieri sera alle 21 e 30 alla fine è sceso sospendendo per il momento la protesta. Perazzolo però ha promesso che la battaglia contro i sigilli posti dalla Procura, per presunti abusi edilizi, continuerà. Sulla struttura di via Cina insieme a lui hanno protestato altri quattro lavoratori dell’impianto, costruito per i Mondiali di nuoto 2009. “Non mi arrendo – ha detto Perazzolo – perché la chiusura di questi impianti significa aver creato un danno gravissimo all'intera collettività. Per questo inoltre chiedo a tutta Roma di costituirsi parte civile. Qui infatti si tratta di risolvere una situazione che riguarda ben 1.500 lavoratori, 30mila iscritti e naturalmente gli imprenditori che hanno investito 200 milioni di euro. Ora – ha continuato Perazzolo - il sindaco si incontrerà con il Capo della Procura di Roma per chiedere l’utilizzo delle strutture, ma nel frattempo noi restiamo senza solvibilità perché ovviamente le banche hanno fermato le fideiussoni”.

Il punto di vista dei gestori invece sarà espresso in una conferenza stampa che si terrà lunedì prossimo alle 15,30 nella sede del XII municipio, alla quale dovrebbe partecipare anche Gianni Malagò.