Londra - L'unica medaglia azzurra a questi Mondiali d'Atletica Leggera tenutisi a Londra è di bronzo, e la porta Antonella Palmisano, nella marcia 20 km femminile. Ma avrebbe potuto tranquillamente essere d'oro, se la giuria avesse mostrato molta più competenza. Infatti, il ritmo tenuto dalla cinese Yang e messicana Gonzalez, nell'ultimo giro, era addirittura inferiore ai quattro minuti, sintomo che le prime due classificate stavano facendo "uno sport molto vicino alla marcia, ma che non è marcia" (parole del cronista Rai).

Quattordicesima e quindicesima, invece, Eleonora Giorgi (omonima della donna di spettacolo) e Valentina Trapletti. Altri giudici le avrebbero squalificate, e la nostra atleta avrebbe conquistato il metallo più prezioso. Cosa aspetta la Federazione italiana atletica leggera a ribellarsi, per far valere le nostre ragioni? In quanto ai risultati degli altri nostri corridori, nella stessa disciplina, ma maschile, Giorgio Rubino (ostiense trapiantato a Pescara) è giunto sedicesimo, mentre Francesco Fortunato (pugliese trapiantato a Ostia) è arrivato venticinquesimo.

Per la cronaca, la gara è stata vinta dal colombiano Eider Arevalo con 1 ora 18 minuti 53 secondi, secondo il russo Shirobokov a 2 secondi, terzo il brasiliano Bonfim. Nella 50 km, sempre maschile, Michele Antonelli s'è ritirato, mentre Marco De Luca è arrivato nono (3 ore 45 minuti 2 secondi), dopo essere stato anche sesto.