Montino: “Attacco squadrista, da destra aggressioni fisiche e verbali”
Fiumicino - “Oggi la gazzarra del centrodestra ha toccato il limite: minacce, offese, interruzioni continue e tumulti in aula consiliare con atti di violenza nei confronti di persone e collaboratori dell'amministrazione. Con un tentativo finale da parte di Gonnelli di aggredire verbalmente e fisicamente il sottoscritto. Grazie solo all'intervento delle forze dell'ordine si è impedita quest’ultima aggressione. Stamattina mi sono presentato in Consiglio comunale illustrando i fatti che riguardano le procedure, oggetto di indagini da parte della magistratura a cui va la mia totale fiducia, adottate dal sottoscritto quando ero capogruppo del Partito democratico alla Regione Lazio. L’ho fatto per dovere istituzionale, senza che mi venisse richiesto, sereno sulla trasparenza di queste procedure. Ho ricevuto in cambio un attacco squadrista prima e dopo la bocciatura di un ordine del giorno demenziale che chiedeva la mia sospensione. Non accetto lezioni morali da chi tiene questo tipo di comportamenti. In Consiglio è andata in scena una cagnara fascista, antidemocratica e intimidatoria, così come si è fatto nei dieci anni passati di questa amministrazione. Stiamo facendo un lavoro rigoroso sulla correttezza degli atti fatti in questo periodo a Fiumicino. E questa destra non ha alcun titolo etico e morale per farci lezioni”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino.
Alla denuncia del sindaco replicano immediatamente di gruppi dell’opposizione, smentendo le affermazioni del primo cittadino. “Come ha potuto vedere chiunque, in diretta streaming, se c’è stato qualcuno aggredito fisicamente quello è il consigliere Mauro Gonnelli non certo Montino. Tra altro l’aggressione è arrivata da un parente di una persona molto vicina al sindaco. Se c’è qualcuno che utilizza minacce e metodi bulgari farebbe bene a guardare in casa propria e non da un’altra parte”, dichiarano i consiglieri del centrodestra. “La verità è un’altra: Montino ha cercato di far sospendere il consiglio e non discutere l’ordine del giorno presentato dalla minoranza, arrivando perfino ad aggredire verbalmente il pubblico che assisteva con offese gratuite e aggettivi come buffoni e pagliacci. Una vergogna. Da questo consiglio emerge un’unica cosa: la maggioranza, per evitare di perdere i propri posti di potere, non ha esitato a difendere un indagato, bocciando un codice etico che non chiedeva altro che la sospensione per consiglieri e amministratori in caso di avviso di garanzia per fatti che riguardassero ruoli istituzionali. La sospensione: come hanno fatto con coerenza e per molto meno tanti sindaci in Italia investiti da inchieste e polemiche. E come ha preteso lui quando era in Regione e se ne andava in giro con cartelli appiccicati addosso con i quali auspicava dimissioni ed elezioni. Quando tocca agli altri sì, quando tocca a loro mai.
E a poco servono le accuse velate del sindaco: passi al setaccio tutte le delibere, tutti gli atti amministrativi degli ultimi dieci anni, faccia quello che crede. Oggi è stato il centrodestra a chiedere alla maggioranza di buttare fuori dall’aula gli indagati. La risposta è stata un’altra: il centrosinistra gli indagati se li tiene stretti. Il resto”, concludono, “sono accuse ridicole che dimostrano con quanta difficoltà stiano tentando di tenere in piedi una baracca che fa acqua da tutte le parti. Ma d’altronde c’è da capirlo, con quelle accuse che gli pendono sulla testa rimanere lucidi sarebbe difficile per chiunque”.
Al consigliere Gonnelli, dunque, tutti i gruppi di opposizione hanno espresso solidarietà “per la vile aggressione subita alle spalle e le vergognose calunnie del sindaco Montino. Accusare Gonnelli di aver tenuto per sé due cellulari del Comune, quando invece questi sono stati regolarmente riconsegnati (ci sono gli atti che lo testimoniano) così come hanno fatto tutti i consiglieri della minoranza, è assurdo e dimostra la confusione con la quale Montino operi. E da quale pulpito poi? Una persona indagata per aver speso due milioni di euro di soldi pubblici in maniera “facilona” come può accusare un altro per due cellulari, peraltro riconsegnati e con tanto di documentazione? Va bene la confusione per la gravità dell'indagine che lo vede coinvolto, ma un po’ di dignità. Per quanto riguarda i consigli di Patriarca: noi ce l’abbiamo messa tutta per elevare la politica del consiglio comunale ma sono stati lui e la sua maggioranza ad aver perso un’occasione. Approvando il nostro documento avrebbe potuto cacciare dal consiglio chi oggi lui, in un estremo tentativo di salvare la faccia, prova ad accusare senza fare nomi o portando alcuna prova circostanziata a suo carico. Noi c'abbiamo messo la faccia: chi è indagato se ne vada. Lui invece per salvare il proprio posticino e quello del sindaco ha dato un segnale chiaro alla città: chi è indagato non si tocca e sta al suo posto”.
Queste le dichiarazioni di Emilio Patriarca, capogruppo Pd: “Ciò che è accaduto oggi in Consiglio comunale è vergognoso. Desidero esprimere la piena solidarietà al sindaco Esterino Montino per l’attacco subito. Il centrodestra ha messo in scena uno spettacolo vergognoso, aizzando una baraonda di ventennale memoria in aula con urla e spintoni, attraverso un modello di intimidazione ben preciso. Davanti a questi gesti di profonda intolleranza rispondiamo che non ci faremo intimidire, anzi, andremo a vanti per la nostra strada, che è quella del fare per la città e della trasparenza. Soprattutto riguardo l’analisi degli atti della passata amministrazione, che tanto hanno inciso negativamente e direttamente sui cittadini del nostro territorio che evidenziano come l’interesse al mantenimento del decennale sistema di potere del precedente sindaco sia andato a discapito di quello generale. E soprattutto come l’allegra gestione di contenziosi abbia prodotto perdite economiche di grande rilevanza, vedi rotonda della Madonnella, appalti per i servizi sociali e autovelox, più altri ancora in sede di esame. Il consiglio che voglio dare all’opposizione è di elevare qualitativamente la loro politica”.
A lui si aggiungono i due consiglieri Sel Antonio Bonanni e Angelo Petrillo, che affermano: “Quello che è accaduto questa mattina in consiglio comunale è davvero vergognoso. La protesta che è arrivata, non solo dall’opposizione, ma da quella parte di pubblico che la sostiene, è apparsa costruita a tavolino. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al sindaco Montino e invitiamo il centrodestra a mantenere un atteggiamento corretto e leale, ben diverso da quello avuto in questo consiglio. Cari consiglieri di opposizione uscite da questa farsa, comprendete finalmente che avete perso le elezioni, che avete un ruolo serio e importante da svolgere. La scena che si è svolta oggi, davanti agli occhi di tutti e in diretta streaming, non ha fatto altro che dimostrare la bassa qualità di questa opposizione. La nostra solidarietà va al sindaco, sia per questo atteggiamento privo di ogni forma di rispetto, sia per la tentata aggressione che ha subito alla fine e che ha determinato l’intervento delle forze dell’ordine a difesa della sua persona. Noi di Sel siamo contro la violenza, verbale o fisica che sia, sempre e comunque”.
"Oggi il consigliere Gonnelli, evidentemente impegnato a toccare con la sua claque le peggiori bassezze della politica, dopo aver attaccato il sindaco ha tentato di infangare anche la mia persona. Durante i lavori d’aula mi ha accusato di occupare un posto riservato ai disabili con la mia autovettura. Un’accusa falsa ed estranea al mio stile di vita. In realtà l’auto parcheggiata al posto dei disabili è in uso anche al mio compagno che oggi mi ha accompagnato in Comune e risulta titolare di regolare contrassegno. A conferma della mia onestà e trasparenza ho mandato un agente dei vigili che ha potuto verificare l’assoluta conformità del contrassegno e del parcheggio", interviene Anna Maria Anselmi, vicesindaco di Fiumicino.
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