Morto Enzo Camerino, sopravvissuto di Auschwitz: “Non odiare mai nessuno”
Roma- E’ morto oggi, nel giorno del suo 86esimo compleanno, Enzo Camerino, uno degli ultimi sopravvissuti al rastrellamento del Ghetto di Roma del 16 ottobre 1943. Non aveva ancora 15 anni quando insieme a tutta la sua famiglia venne deportato ad Auschwitz. “Oggi imprimiamo nella nostra memoria il numero 158509, numero che Enzo Camerino portava sulla pelle, e ci impegniamo ancora una volta nel continuare a tener vivo il ricordo con i viaggi della Memoria, perché le nuove generazioni possano vedere con i propri occhi l’orrore, e non dimentichino mai”, ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino, esprimendo la sua vicinanza e quella dell’intera città di Roma alla famiglia di Enzo Camerino.
Anche la Comunità di Sant’Egidio “esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Enzo Camerino, tra gli ultimi testimoni della deportazione degli ebrei romani il 16 ottobre 1943. Lo ricordiamo con grande affetto – dichiara in una nota – e siamo vicini alla famiglia e alla Comunità ebraica. In questi ultimi anni Enzo aveva cominciato a raccontare la sua storia, sia a Roma, dove veniva per partecipare alla marcia in memoria del 16 ottobre organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità ebraica, sia in Canada, dove si era trasferito negli anni Cinquanta del Novecento. “Con parole semplici e dirette riusciva a colpire i giovani a cui con passione raccontava le tragedie che aveva vissuto, trasmettendo anche una memoria pacificata da cui era escluso il risentimento. Spesso ricordava le parole che il padre gli aveva detto ad Auschwitz: ‘Non odiare mai nessuno’. “La scomparsa di Enzo Camerino –conclude il comunicato – ci richiama alla responsabilità di raccogliere la sua testimonianza per trasmetterla alle generazioni future perché tanto orrore non abbia a ripetersi”.
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