Ostia – E’ morto in seguito alle gravi ferite riportate il ciclista investito due giorni fa in via Cristoforo Colombo, in direzione Roma, all’altezza del chilometro 20.100. A dare notizia del decesso dell’uomo, 73 anni, che si trovava ricoverato in ospedale, il X gruppo Mare della Polizia locale di Roma Capitale.

L’INCIDENTE – Il ciclista sarebbe stato speronato da un camion, alla guida del quale c’era un uomo di 34 anni, alle 11.50 di mercoledì 27 gennaio. Secondo la ricostruzione dei vigili, immediatamente intervenuti, il 73enne sarebbe stato urtato dallo specchietto dell’autocarro, avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe così finito a terra. Ferito era stato trasportato in ospedale dove poi è deceduto.


ENNESIMA VITTIMA – Si tratta purtroppo dell’ennesimo ciclista investito e poi deceduto sulla neo consolare. Un elenco che si va tristemente allungando di giorno in giorno. A volte, nonostante l’incidente non si riveli mortale, le conseguenze riportate sono disabilità e danni permanenti.


LE ASSOCIAZIONI – Le associazioni che rappresentano i ciclisti chiedono da anni l’attuazione del Piano quadro ciclabilità, che attualmente sarebbe nel dimenticatoio, ed una rete viaria per le due ruote dedicata specificatamente ed a tempo pieno alla mobilità ciclistica, finanziata e adatta ad adeguare la città di Roma ai migliori standard europei. Le associazioni – tra queste Salvaciclisti, BiciRoma, Ostia in bici – chiedono la manutenzione periodica delle piste ciclabili esistenti, denunciando che spesso vengono utilizzate come scorciatoie da scooter, moto auto e furgoni.


STEFANO FASSINAStefano Fassina, già responsabile dell’economia del Partito democratico e viceministro dell’economia e delle finanze durante il governo Letta, dopo aver lasciato il Pd all’arrivo di Renzi al governo, è candidato alla poltrona di sindaco di Roma per Sinistra Italiana. Nei giorni scorsi è intervenuto alla fine della proiezione del film “Bikes vs Cars” nella Capitale ed ha parlato di un progetto di riduzione del parco auto circolante e di mobilità sostenibile anche alla luce della questione smog e inquinamento diventata una questione di rilevanza nazionale in città come Roma e Milano.


LA SOLUZIONE - Secondo Stefano Fassina, al quale è stato chiesto se i trasporti siano tra i principali responsabili delle emissioni di gas inquinanti, bisognerebbe smettere di considerare il problema dell’inquinamento come un’emergenza: è un problema strutturale che riflette un modello economico e sociale insostenibile e che quindi andrebbe affrontato con progetti strategici che si basino su un concetto di mobilità sostenibile quindi trasporto pubblico, autobus, metropolitane di superficie, pedonalizzazioni e corsie ciclabili.