Ostia - Tra le molte qualità che possono essere attribuite al lavoro di un artista, il coraggio dell’utopia è certo, oggi, una delle meno praticate. E piace la decisione di esporre in un angolo metropolitano, domani, sabato 29 settembre alle ore 11.

 

Sorprende, pertanto, la coraggiosa scelta, fatta dal fotografo Leonardo Valentini, di esporre una nutrita serie di sue fotografie sotto l’arcone del cavalcavia Attico Tabacchi,  il ponte auto-pedonale che oltrepassa la ferrovia Roma-Lido e la via del Mare a Ostia Levante, in corrispondenza di via Ammiraglio Del Bono.

 

 

Occupato da un anonimo parcheggio, oppresso dal  pesante brutalismo delle membrature cementizie circondato dagli attributi dell’incuria  e della desolazione, lo spazio sottostante al cavalcavia  si presenta, per statuto funzionale ed elementi contingenti, come esemplare modello della categoria di non luogo. 

 

 

Questa condizione ostensiva, a prima vista penalizzante, per il Valentini diviene una sfida di  “restituzione”.  Al fondo di questa operazione sta un convincimento e un’UTOPIA: che all’arte e alla bellezza si possa affidare, certo solo in parte, ma per una frazione socialmente importante,  la missione di liberare la società dalle sindromi del pessimismo e del disincanto.

 

 

“Riqualificare eticamente” uno spazio ricostruendo una frequentazione umana che non sia solo veloce attraversamento ma possa dare seguito da principio ad un incuriosito sostare e poi forse attenta contemplazione.

 

 

Una sfida che è, al contempo, una provocazione giocata sul filo delle discrasie: lo scarto tra la raffinata cifra stilistica e l’intonazione espressiva delle fotografie presentate e le caratteristiche  dell’inconsueto contenitore espositivo sono la forza di questa mostra.

 

L’iniziativa è organizzata dal comitato di quartiere Largo Roncagli con il sostegno del consiliere municipale Pd, Giuseppe Sesa.