Ostia - "Fa sorridere leggere che il candidato alla Presidenza del Municipio X, Alessandro Ieva, parli di legalità all’XVillage. Mentre ci sembra che la presenza di “Niko” Pandetta sia in sintonia con la visione canterina della legalità a 5S. Siamo passati dalle stornellate romane di SpaccioArte, alle canzoni neomelodiche dell’XVillage, cioè l'uso strumentale della musica nel vuoto di legalità amministerativa. I candidati, futuri compari dell'alleanza post ballottaggio, Ieva (M5S) e Falconi (centro-sinistra), dimenticano di dire che l’XVillage è una manifestazione che da mesi andrebbe chiusa perché simbolo di irregolarità e di assenza di controllo amministrativo.

Già il 6 giugno Ieva è stato fotografato mentre confabulava con gli organizzatori dell’XVillage e lo stesso giorno usciva l’articolo a mezza pagina su Il Tempo. L'aggiudicazione però è dell’11 giugno. La spiaggia SPQR, simbolo della legalità di Virginia Raggi, è stata sottratta alla pubblica fruizione per darla ad Eugenio Marchina, l'organizzatore, coadiuvato da Mark Di Lello, William e Ciro Zanchelli gestori dello Skate Park. Ancora oggi la sua occupazione è da considerarsi illegale essendo ancora in corso, dal 30 luglio, le verifiche da parte della Guardia di Finanza di Ostia.

Dalle tribune ai bagni (di competenza comunale), mancano infatti per tutte le strutture realizzate su 7.500mq di arenile, il nulla osta dell'Agenzia delle Dogane, preliminare ad ogni altra autorizzazione. Eppure gli uffici del Municipio X hanno chiuso due mesi fa la conferenza dei servizi giurando che fosse tutto in regola, senza effettuare una diligente istruttoria.

Noi non dimentichiamo la pressione politica esercitata da Alessandro Ieva il quei giorni. Il 10 luglio dichiarava a mezzo stampa che l'evento sarebbe andato avanti lo stesso perché "l’unica cosa che manca è il parere della Commissione Pubblici Spettacoli per l’utilizzo del maxischermo", costato ben 35mila euro. La legalità è l'applicazione della legge e non una canzoncina nel vuoto politico amministrativo. Non ci stupisce dunque la cpresenza di “Niko” Pandetta.

Abbiamo già assistito alla pagliacciata di SpacioArte, stornelli spacciati per “messaggio forte e decisivo nella lotta a qualsiasi forma di illegalità … rilancio e riscatto delle periferie”. Un pullman verde è stato fatto girare in tondo per due ore sull'asfalto dissestato di piazza Gasparri, come un asino bendato alla mola. Attorno c’erano solo saracinesche abbassate da anni, tetti d’amianto e palazzi che cadono a pezzi, dove oltre 5.000 persone in fragilità sono sotto sgombero per uno dei più grandi scandali di Roma Capitale, perché, lo ricordiamo, a Roma il tema casa è legato a doppia maglia a quello della legalità. La legalità da tempo è ridotta a questione meramente di ordine pubblico o ad esibizioni folkloristiche o sedicenti operazioni di decoro spacciate per riqualificazione urbana, mera esibizione dello “zelo dei giusti” (*)".

Così in una nota Paula de Jesus Candidata Presidente X Municipio per REvoluzione Civica