Municipio X, nasce a Ostia la prima comunità di accoglienza dei profughi ucraini
Il Direttore Generale della ASL Roma 3, Francesca Milito, ha partecipato al Tavolo di lavoro all’uopo istituito con il Municipio X che ha provveduto ad individuare un delegato dell’Azienda Sanitaria al fine di valutare e verificare le misure di prevenzione da adottare nel rispetto delle norme regionali e nazionali in materia di sanità pubblica. Il dr. Roberto Morello, delegato per l’ASL Roma 3 dopo l’incontro si è recato presso la struttura per constatare in primis il rispetto delle norme igienico sanitarie e contestualmente ha disposto uno screening della popolazione presente: 9 minori e 19 adulte tra madri e nonne.
Nel corso del sopralluogo inoltre sono state valutate le condizioni di salute generale, lo stato delle vaccinazioni sia contro il Covid-19 che quelle obbligatorie per i bambini. I profughi presenti sono stati regolarmente sottoposti a tampone “covid19” e coloro che non erano ancora vaccinati sono stati indirizzati presso l’Hub di Fiumicino e la Casa della Salute di Ostia per ottemperare alle norme sulle vaccinazioni.
Grazie alla presenza attiva e alla meticolosa organizzazione di Asl Roma 3 questa micro popolazione è stata messa subito in sicurezza igienico sanitaria; i presenti sono stati dotati del codice STP (cittadini stranieri privi di titolo di soggiorno cui sono garantite le cure primarie) ed infine è stato fornito un recapito telefonico all’interprete per qualsiasi urgenza di natura medica. L’invito da parte di ASL Roma 3 alle singole famiglie che ospitano profughi ucraini è quello di ottemperare a queste norme di sicurezza come prescritto dal vademecum pubblicato sul sito aziendale in doppia lingua.
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