Roma - “Non ci dilunghiamo sulla penosa vicenda che da oltre un anno vede protagonisti i dipendenti del canile della Muratella, dell’ex cinodromo, il Dipartimento Politiche Ambientali e la Mapia srl, in un coacervo di ombre, pressioni e rimbalzi di responsabilità. L’assegnazione della gestione dei canili capitolini alla società barese Mapia srl, piuttosto che contribuire alla riorganizzazione dei servizi ed all’ottimizzazione delle risorse economiche, ha dimostrato di perseguire unicamente la logica di un bando al ribasso che, diminuendo il finanziamento ed aumentando le mansioni, apriva le porte a speculazioni, regalando un futuro incerto ai lavoratori esternalizzati ed esponendo gli animali a minori cure”, dichiara in una nota Cinzia Pellegrino, referente per Roma Capitale dell’Area Tutela Vittime di Fdi-An, in merito alla decisione del Dipartimento Politiche Ambientali del comune di trasferire 225 cani presenti nella struttura della Muratella presso l’ex cinodromo, poi ritirata per motivi di ordine pubblico.

I DIPENDENTI – “I fatti ci dimostrano che al momento ci sono degli operatori che continuano a prendersi cura dei cani senza percepire stipendio da 6 mesi e senza una comunicazione ufficiale che dichiari il passaggio di attività ad altra società, quando c’è una azienda assegnataria delle strutture che dovrebbe provvedere alla loro gestione e soprattutto al sostentamento sanitario e nutrizionale delle bestiole”, si legge nella nota.

I CANI MALATI – “In questo caos imbarazzante cani anziani, con problemi comportamentali e addirittura con gravi patologie, sarebbero stati costretti oggi al trasferimento forzato dalla Muratella all’Ex Cinodromo, poi bloccato dalla rivolta delle associazioni e dalla mobilitazione telematica di molti cittadini”, continua la nota di Cinzia Pellegrino.

IL PIANO – “Le vicende di questi ultimi mesi hanno mostrato la totale inadeguatezza delle misure scelte prima dalla giunta Marino e dal Commissario Straordinario poi, rappresentando una burocrazia allo sbaraglio e senza un serio piano di organizzazione e gestione dei canili, anche e soprattutto dal punto di vista finanziario”.

LA DENUNCIA – “Come più volte denunciato da Fratelli d’Italia, con le attuali disposizioni di spesa non vi è congruità per provvedere ai servizi di gestione, di manutenzione e di prestazione d’opera. Ne consegue che sono seriamente a rischio il benessere degli animali, non più accuditi, così come il posto di lavoro degli operatori specializzati che se ne prendono cura”, prosegue la nota.

RIORGANIZZAZIONE – “Sulle politiche di gestione dei canili servono una seria visione politica e una riorganizzazione sia strutturale che finanziaria, oltre che una assoluta trasparenza delle procedure di assegnazione in fase di gara, per evitare di affondare totalmente i servizi di base, ora allo sbando a causa di procedure amministrative raffazzonate ed estemporanee, condite da rimasugli di “Mafia Capitale”. Visione politica e ristrutturazione dalle quali il futuro Sindaco di Roma non potrà prescindere”, conclude Cinzia Pellegrino.