MusicLine 2.0, la nuova rubrica di musica di Ostia TV
Continua MusicLine2.0, la rubrica a cura di Massimo D'Arienzo, dedicata al mondo della musica sul litorale romano, che darà voce alle band emergenti presenti sul territorio e vi farà scoprire tutti i grandi artisti che sono nati, cresciuti e che vivono nel XIII e dintorni. Signori e signore oggi MIL2.0 vi porta a parlare di un artista strepitoso, forse non conosciuto dai più, che è arrivato così vicino a diventare una delle leggende più grandi della musica, ma che venne allontanato dal gruppo poco prima di diventare forse la Band più famosa in assoluto. Stiamo parlando di Atom Beat Pete Best, che è stato seduto dietro la batteria, suonando alle spalle di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison dal 1960 al 1962. Il soprannome fu coniato nella prima turnè ad Amburgo, dove aveva inventato uno stile batteristico che gli aveva procurato questo nome “Atomico”.
Pete Best divenne sin da subito molto popolare e ben visto dal pubblico dei futuri FabFour, sia per la sua bravura a livello di esecuzione sia perché fu l’unico elemento ad essere sempre “non conforme” alla band, in altre parole mentre tutti gli altri indossavano abiti uguali sul palco, Pete suonava in maniche di camicia. Il batterista, per esempio fu l’unico a non adottare la nuova pettinatura suggerita da Astrid Kirchherr. Comunque, benché non legasse molto con il gruppo, Best si era rivelato fondamentale per la notorietà dei Beatles: il batterista era molto popolare a Liverpool per il suo aspetto tenebroso e aveva un notevole seguito di ammiratrici, in certi casi molto superiore a quello degli altri membri. Una volta, per accontentare le fan, si ricorse persino a un’insolita sistemazione della batteria in primo piano rispetto agli altri strumenti sul palco. C’è chi dice che il motivo dell’allontanamento fu proprio una serie di gelosie all’interno del gruppo, ma la triste realtà è che prima dell’accordo con la EMI presso Abbey Road, Pete venne licenziato dal manager del gruppo e sostituito da Ringo Star allora batterista del gruppo Rory Storm and the Hurricanes.
John Lennon per anni sarebbe stato pervaso dai sensi di colpa fino a dichiarare in un’intervista: «Fummo dei vigliacchi quando lo licenziammo». Anche i fan furono furiosi della sostituzione, leggenda vuole che al primo concerto senza Pete oltre ai cori contro il suo allontanamento, George Harrison ricevette un pugno in un occhio da un fan alla fine dell’esibizione. Lo stesso Neil Aspinall, lo storico road manager dei Beatles, grande amico di Pete, si rifiutò all’inizio di occuparsi del montaggio e dello smontaggio della batteria di Ringo. Anche se i documenti ufficiali della EMI parlano di un distacco amichevole, è sicuro che Pete ne rimase profondamente amareggiato. Da qui in poi i Beatles divennero i Beatles, ma adesso ci sentiamo Money, un brano del 1962, dove alla batteria siete proprio Atom Beat Rock on!