Natale: corsa ai regali. Al top alimenti, giocattoli e hi-tech, crollano i viaggi
I CONSUMI - I consumi complessivi legati al Natale crescono rispetto agli scorsi anni, e in testa alla spesa degli italiani troviamo il settore degli alimentari, l’hi-tech e i giocattoli, dove si registra il più alto incremento delle vendite, con punte del +10% – spiega il Codacons – Meno bene invece abbigliamento e calzature, comparti dove gli acquisti non decollano, e soprattutto il settore turistico, che risente pesantemente dell’effetto Parigi. In base alle stime dell’associazione, infatti, tra Natale e Capodanno i viaggi all’estero subiranno una contrazione totale del -15% rispetto al 2014.
LA SPESA PROCAPITE - La spesa procapite per le feste di dicembre, omnicomprensiva di regali, spese per la casa, alimentari, addobbi, ecc., sale così quest’anno a una media di 168 euro – spiega ancora il Codacons - Complessivamente gli italiani spenderanno poco più di 10 miliardi di euro durante il Natale, 250 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno, con una crescita del +2,5% rispetto al 2014.
LA CRESCITA - “Una piccola crescita dei consumi ma molto significativa, perché pone fine ad anni di rinunce e tagli da parte delle famiglie anche durante il Natale – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Tutte le indagini di settore, dai commercianti ai coltivatori, confermano questo andamento positivo della spesa che la nostra associazione aveva anticipato già a novembre; sta ora al Governo consolidare la fiducia e la propensione all’acquisto degli italiani attraverso interventi mirati”.
ABBIGLIAMENTO IN CRISI - Non tutti i settori però saranno interessati dalla ripresa dei consumi. Se regali, giocattoli e alimentari saranno i padroni delle prossime festività, soffrirà ancora il comparto dell’abbigliamento e quello della casa.
FINE DELL’AUSTERITY? - “Le famiglie sono ancora orientate alla prudenza nella spesa ma, a differenza degli scorsi anni, si registra un generale ottimismo che porrà finalmente fine alla rigida austerity che aveva caratterizzato le feste di Natale degli ultimi 8 anni, fatte di tagli e di rinunce anche nel settore alimentare – afferma il presidente Carlo Rienzi – Non ci sarà alcuna corsa all’acquisto né impennata delle vendite, ma il lieve incremento dei consumi cui sono orientati i consumatori è un segnale molto importante per la ripresa del paese”.
I PREZZI DI PANETTONI&CO - Anche sul fronte dei prezzi dei prodotti tipici delle festività natalizie, già da settimane comparsi nei supermercati e nei negozi di tutta Italia, si registra una lieve ripresa: costerà un po’ di più mangiare un panettone o un pandoro di marca.
PRODOTTO PREZZO 2014 (in euro) PREZZO 2015 (in euro) VARIAZ. % Panettone di marca 7,90 7,99 +1,1% Pandoro di marca 7,15 7,29 +1,9% Panettone non di marca 4,09 4,20 +2,6% Pandoro non di marca 4,00 4,00 - Albero di Natale vero 45,00 46,00 +2,2% Albero di Natale sintet. (180 cm) 69,99 71,99 +2,8 Palline lavorate per albero (confezione piccola) 11,30 11,50 +1,7% (Fonte: Codacons)
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