Roma – Intercettati e sequestrati addobbi natalizi 'infiammabili', cosmetici tossici, giocattoli pericolosi, oltre a bigiotteria ‘tarocca’. Il progetto era chiaro: volevano invadere la Capitale con centinaia di migliaia di prodotti taroccati per far passare ai romani un natale all’insegna della contraffazione, del pericolo e dell’illegalità.  Si è concluso con 14 denunce e con il maxi sequestro di 4 milioni di ‘pezzi’ di diversa origine made in China un vasto piano di controllo del territorio da parte delle Fiamme gialle di Roma. I finanzieri hanno attuato le attività su disposizione del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro nei quadranti della Capitale e nei centri della provincia maggiormente interessati al fenomeno dell’abusivismo commerciale, con particolare riguardo alla fase dello stoccaggio e della distribuzione di articoli contraffatti e di prodotti non sicuri.   Tra gli obiettivi del piano la tutela dei commercianti regolari dalla sleale e illegale concorrenza dei professionisti del falso che, in violazione di ogni normativa ed in completa evasione fiscale, sgomitano violentemente per occupare ogni fetta di mercato.
 

Sono stati 120 i militari che hanno battuto “a tappeto” le aree storicamente strategiche della complessa filiera distributiva della merce contraffatta, tra cui quelle di via dell’Omo e di via della Cisternola, controllando i  tanti capannoni adibiti a siti di smistamento. Il bilancio dell’operazione: denuncia a piede libero di 14 persone - 10 cinesi, 3 maghrebini ed un libico - e sequestro di 4 milioni di prodotti contraffatti, non sicuri o commercializzati in violazione della normativa comunitaria. Tra le merci ci sono 56.000 giocattoli “Disney” taroccati, 567.000 cosmetici nocivi per la salute pubblica, 4.700 anelli con falso marchio “Amen” e 440.000 addobbi natalizi - più adatti ad incendiare che ad illuminare gli alberi di natale - in quanto realizzati senza il rispetto delle più elementari norme di sicurezza e privi di ogni certificazione.

All’operazione hanno dato il loro contributo i vigili del fuoco di Roma, che hanno affiancato ai militari del  corpo una squadra specializzata nella verifica della normativa antincendio sui luoghi di lavoro. Dai controlli effettuati, è emerso che in uno dei capannoni ispezionati - gestito da cinesi - erano state attuate modifiche tali da vanificare la fruibilità sia dei percorsi di esodo che delle attrezzature antincendio, nonché apportato aumenti al quantitativo di materiale combustibile ed infiammabile consentito. La situazione ha quindi portato a condizioni di rischio per la sicurezza dei lavoratori  e dei clienti. I responsabili sono stati, quindi, denunciati all’autorità giudiziaria, oltre che per i reati connessi al commercio anche per quelli inerenti alla sicurezza antincendio dei luoghi di lavoro e delle attività soggette ai controlli dei vigili del fuoco di cui al D. Lgs 81/08 e al Dpr 151/11. I dati “caldi” acquisiti “sul campo” permetteranno di orientare le successive indagini sull’intera filiera distributiva fino a risalire ai centri di produzione e importazione della merce “taroccata”. Le operazioni delle Fiamme Gialle - condotte in sinergia con la Prefettura, Roma Capitale, i vigili del fuoco e le associazioni di categoria – rappresentano la necessità di rafforzare, su tutti i fronti, la lotta alla contraffazione dei prodotti industriali, che incide negativamente sull’intera economia legale, come è stato recentemente ribadito nel corso della giornata di mobilitazione di Confcommercio sulla legalità.