Natale: pochi regali sotto l’albero e cenone low cost
Ostia – Nonostante le luminarie e le vetrine dei negozi allegramente addobbate a via delle Baleniere, la strada dello shopping lidense, non ‘si respira’ ancora l’atmosfera natalizia. Poca gente ed esercizi commerciali semivuoti nonostante l’apparizione di un velocissimo Babbo Natale. Sembrano molto lontani i Natali di qualche anno fa, prima che la crisi mettesse in ginocchio il Paese, quando davanti ai negozi c’erano lunghe file e all’interno c’era la ‘ressa’ per accaparrarsi un pullover o una borsa. Stamattina lo scenario era, se non desolante, quello – quasi – di un giorno qualunque. Certamente non di un giorno di vigilia di festa. Ma tant’è. E’ un Natale di austerity, con le famiglie che quest’anno se la sono dovuta vedere con tante nuove tasse. Le tredicesime, quel che ne è restato per le famiglie ‘medie’, sono state utilizzate, spiegano molti lidensi, per pagare bollette e Tari.
A risentire maggiormente del calo delle vendite è il settore dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori, e dei viaggi. ‘Resistono’ l’hi-tech, i libri, i gadget e la profumeria. E soprattutto i giocattoli. Molti degli intervistati hanno infatti dichiarato che faranno regali soltanto ai bambini: agli ‘altri’, amici e parenti, chi può, regalerà ‘pensierini’. Secondo i titolari delle boutique di via delle Baleniere quest’anno, rispetto al Natale del 2013, si sarebbe registrata una diminuizione delle vendite compresa tra il 20 e il 34 per cento. Bene, invece, la cosmetica delle catene low cost. Negozi affollati per scegliere uno smalto o un lucidalabbra: un ‘pensierino’ da mettere sotto l’albero sempre gradito dal gentil sesso. Per quanto riguarda l’asset ever green dei video game il ‘problema’ può essere aggirato acquistando un gioco second hand. E quanto ai saldi, anticiparli o meno? I commercianti si dividono tra quelli favorevoli alla data già fissata del 3 gennaio perché “prima significherebbe affossare vendite e guadagni già in perdite” e quelli propensi “agli sconti e ‘Black Friday’ sul modello anglosassone”.
Regali e strenne a parte, come si regoleranno i lidensi a tavola? ‘Tagli’ in vista anche per il cenone della vigilia e per il pranzo di Natale? Beh, un dato emerge con chiarezza: denominatore comune di quest’anno sarà la ‘sobrietà’. Accantonati salmone scozzese, caviale e champagne, il cenone del 2014 sarà a base di merluzzi, orate e gamberi pescati a Fiumicino o magari nell’Adriatico, con il tradizionale fritto di verdure. E per primo spaghetti alle vongole veraci o risottino ai frutti di mare. Nessuna costosa stravaganza esotica come usava qualche anno fa. Per il pranzo di Natale, poi, i macellai del mercato di via Orazio dello Sbirro consigliano il classico cappone e l’agnello al forno con patate. Piatti della tradizione semplici ma gustosi. Occhio al portafogli, dunque, ma senza rinunciare al piacere di mangiare insieme ritrovandosi con i propri cari. Anche i pranzi al ristorante, ‘fuori casa’, sono out: troppo costosi. Si mangia insieme contribuendo ognuno con una pietanza: chi pensa ai primi, chi ai secondi, chi al dolce. Senza dimenticarsi di stappare alla fine una bella bottiglia di italianissimo spumante.
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