Latina - Dopo le note positive emerse dal tour in Emilia Romagna (contro il Bologna Rugby 1928) e Veneto (stage e allenamento con il Rugby Educativo San DOnà), i tifosi della squadra del litorale di Roma fremevano per vedere all’opera i giovani “cinghiali” giallo-neri: l’occasione era la prima giornata del girone di andata del campionato regionale di categoria, girone “C”. Il calendario prevedeva che l’incontro contro il Rugby Club Latina si svolgesse ad Ostia ma, causa la concomitante manifestazione di atletica (la 30 km.) e la conseguente indisponibilità dello stadio “Giannattasio/Stella Polare”, i dirigenti lidensi hanno provveduto ad accordarsi con quelli della squadra ospite per potere utilizzare il loro campo quale campo casalingo: in pratica la Nea Ostia ha giocata, eccezionalmente, in casa a Latina.

Il XV schierato dal binomio Castagna – Crocesi era il seguente: 74 (estremo) V. Amoroso, 67 (ala destra) N. Mssizzi, 66 (secondo centro) M. Piscitello, 85 (centro) D. Ponzo, 75 (la sinistra) A. Capone Braga, 46 (mediano d’apertura) V. Silvestri, 8 (mediano di mischia) M. Guzzon, 76 (terza linea sinistra) P. Francazi, 93 (terza linea centro) D. Di Pietro, 94 (terza linea destra) S. Vacca, 90 (seconda linea sinistra) F. Romualdi, 95 (seconda linea destra) G. Schembri, 89 (pilone sinistro) I. De Trizio, 91 (tallonatore) P. Venuti, 99 (pilone destro) R. Pacenti. A disposizione: 98 E. Todini, 86 F. Travertino Grande, 42 F. Mariani, 88 E. Marrara, 87 M. Montesi, 92 G. Ottaviani, 41 S. A. Sardelli.

Al termine di una partita appassionante, di grande fisicità, ottimamente diretta dall’arbitro, la giovanissima Maria Beatrice Benvenuti (dalle indubbie capacità tecniche e dotata di notevole temperamento e personalità), gli Yellow Blacks di Ostia si sono imposti per 17 a 5 (mete: 3 – 1).

Le mete della Nea Ostia, tutte di pregevole fattura, sono state realizzate: al 16’ p.t., quando, dopo due percussioni in sequenza dell’estremo romano che permettevano agli Yellow & Black di passare dalla propria linea dei 10 metri ai 15mt. avversari, il geniale folletto Silvestri si inventava, materializzandolo letteralmente, un buco tra due giganteschi difensori avversari per depositare vicino ai pali la bislunga (trasformazione di Piscitello); al 24’ p.t., da un indomito ed inarrestabile Vacca (encomiabile la sua attitudine) che, guidando un carretto formatosi sulla linea dei 5 mt. avversari, riusciva ad andare in meta sulla sinistra; ed al 24’ s.t., quando su un calcio dei bianco-blu che rimbalzava pericolosamente sulle irregolari asperità del campo, l’estremo di Ostia raccoglieva l’ovale in arretramento all’altezza dei propri 15 metri, effettuava una veronica scostando dal cammino uno dei propri compagni, s’involava come un leopardo sulla sinistra per poi tagliare il resto del campo verso destra, rompendo due placcaggi e seminando come birilli tutti gli avversari.

“Abbiamo ancora tanta strada da fare – diceva a fine partita Alessandro Castagna – e di oggi ho apprezzato la voglia di vincere e l’orgoglio dei miei ragazzi. Mi piace il fatto che si cercano e cominciano a capire che la palla non è proprietà privata, ma dobbiamo ancora lavorare su alcuni meccanismi e sulla trasmissione della palla. Comunque le qualità per poter fare bene ci sono!”.

“La prestazione dei ragazzi è stata buona: avanti e tre quarti mi sono piaciuti - gli faceva eco Crocesi, il presidente-allenatore della Nea Ostia RFC – Contro una squadra gagliarda e tosta come il Latina è difficile andare in meta. Noi ci siamo riusciti per ben tre volte, subendo una sola meta. Va più che bene così”.

Insomma, una vittoria che da morale per partire di slancio e che rappresenta un caposaldo, un ottimo punto di partenza per la Under 16 della Nea Ostia in attesa della prossima partita, fuori casa, che la vedrà opposta al Montevirginio, anch’essa tra le pretendenti al titolo finale.