L’impianto, che si trova vicino alla scuola Fanelli in una zona densamente abitata, è ‘spuntato’ all’improvviso nella giornata di mercoledì 21 giugno provocando l’immediata preoccupazione dei cittadini per la salute di tutti, adulti e bambini, esposti alle onde dannose. E’ stata avviata nel quartiere, già ‘circondato’ da quattro ripetitori di telefonia mobile, una doppia raccolta firme, online e cartacea, per chiederne lo smantellamento

Ostia antica – Una gigantesca antenna di telefonia mobile è ‘spuntata’ all’improvviso in via Francesco Orioli, a Ostia antica, tra le villette e la scuola Fanelli. E tra i residenti è scattata subito la preoccupazione, innanzitutto per la salute dei bambini che frequentano la materna e l’elementare, che saranno esposti alle onde elettromagnetiche la cui dannosità è stata accertata da più studi, e per quella di tutti coloro che vivono in questa zona così densamente popolata del quartiere.

A Ostia antica, tra l’altro, sono già presenti, e attivi, altri quattro ripetitori in via Nogara, via Fiorelli, via Bernardo Quaranta e via delle Saline, che hanno ‘resistito’ nonostante le proteste dei residenti preoccupati sia per la loro salute sia per il dimezzamento del valore delle loro abitazioni, compromesso sul mercato immobiliare dalla presenza degli impianti.

“E’ stato uno shock ieri trovare l’antenna già bella e installata’, dichiara Romana Vizzani, proprietaria di un immobile, che spiega: “L’antenna di una nota compagnia di telefonia mobile si trova in un terreno per anni abbandonato, incolto, fino a lunedì scorso quando sono venuti degli operai che hanno iniziato una pulizia dell’area che, abbiamo appurato in seguito, appartiene ad una società per azioni. Sulle prime ci siamo detti ‘Finalmente!’, tra residenti e proprietari, anche perché, come da Piano regolatore del 1998, quando abbiamo acquistato le case, nel comprensorio avrebbero dovuto essere realizzate opere pubbliche, tra cui un parcheggio e un parco giochi che, a questo punto, temiamo che ormai non vedrà più la luce”.

Il giorno seguente, martedì, nel terreno è stata realizzata la gettata di cemento e ieri, infine, l’installazione dell’antenna che, ci hanno detto, sarebbe ancora più nociva del ripetitore, esistendo delle differenze tra antenna e ripetitore”, prosegue la signora Vizzani. 


Nel frattempo i residenti, che hanno avviato una doppia raccolta firme, sia cartacea che online, si sono rivolti agli enti competenti - Regione Lazio, Arpa Lazio, Comune di Roma Capitale, X Municipio del comune di Roma Capitale e Polizia Municipale di Roma Capitale X Mare e Ambiente – per chiederne lo smantellamento raccogliendo in poche ore numerose adesioni. 

Nella petizione i cittadini chiedono:

la sospensione immediata dell'installazione e la rimozione della nuova antenna telefonica, predisposta vicino la scuola del quartiere e vicina alle abitazioni di zona, densamente abitata, sia per tutelare la salute dei bambini che di noi residenti da esposizioni dannose per la salute.

La rete telefonica e internet nella nostra zona ha già una buonissima ricezione con tutti gli operatori telefonici. Chiediamo che al posto dell'ennesima antenna venga creato un parco giochi per i bambini (possibilmente con gli stessi tempi rapidi avuto per il percorso di installazione dell'antenna).


Chiediamo di essere ascoltati e tutelati dalle istituzioni cittadine e da chi sta lì in nostra rappresentanza. Grazie”, così si conclude il testo della petizione.