‘No all'interramento della necropoli di via Cristoforo Colombo’
Ostia - Il Codacons ha presentato oggi un esposto alla Corte dei Conti del Lazio e alla Procura della Repubblica di Roma in merito alla vicenda della necropoli di via Cristoforo Colombo che, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, rischierebbe di essere interrata. I lavori nell'area tra la Colombo e via Padre Semeria, iniziati nel 2006 e destinati ad accogliere un grande edificio, sede dell'Istituto Postelegrafonici, subirono uno stop a causa del rinvenimento di un sepolcreto romano del II-III secolo d.C. costituito da una ottantina di sepolture terragne - spiega l'associazione - Ora, a otto anni di distanza, nessuna iniziativa è stata presa da Roma Capitale se non quella annunciata dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma di interrare la necropoli allo scopo di tutelarla dal degrado.
“Si tratta di un gravissimo danno per il patrimonio artistico, storico e archeologico della capitale – spiega il presidente Carlo Rienzi – e di una violazione delle disposizioni vigenti”. L’art. 2 comma 13 dello Statuto di Roma Capitale dispone infatti che “Roma Capitale tutela il patrimonio artistico, storico, monumentale e archeologico anche promuovendo e favorendo il coinvolgimento di soggetti privati finalizzato al recupero, alla conservazione, alla valorizzazione e alla più idonea fruizione di tale patrimonio nonché al sostegno delle attività culturali della Città”. Per tale motivo il Codacons ha chiesto alla Procura di Roma di accertare se vi siano fattispecie penalmente rilevanti quali omessa manutenzione ordinaria, omissione in atti dovuti, omessa attività di controllo, danno al patrimonio artistico, storico, monumentale e archeologico, oltre all’utilizzo illecito di fondi pubblici, e alla Corte dei Conti di verificare la sussistenza di un danno per la collettività.
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