di Valeria Costantini

Famigliole, anziani, giovani, bambini, comitati, politici, agricoltori, imprenditori: un fiume di cittadini quello che questa mattina ha messo in scena una protesta senza precedenti sulla via Aurelia, all’angolo con via Petrucci, all’altezza di Torrimpietra, località nord del Comune di Fiumicino. “No alla discarica, no all’inceneritore”, questi gli slogan urlati dai manifestanti, scritti sui cartelli e sulle magliette di grandi e piccini. Almeno duemila le persone che hanno aderito. Tutti uniti, residenti provenienti da ogni comune e cittadina della zona, Cerveteri, Ladispoli, Maccarese, Fregene, Anguillara, Borgo San Martino, per opporsi al possibile arrivo dell’inceneritore e a Malagrotta bis in un’area di pregio naturalistico e agricolo come Castel Campanile a due passi da Palidoro e dall’ospedale Bambin Gesù. Dal sit-in di protesta promosso alle 10, si è passati dopo pochi minuti a un’invasione della via Aurelia che andava a tempo con lo scattare del semaforo. Tutti in strada pacificamente, ma le contestazioni degli automobilisti non sono mancate: le code si sono formate per chilometri sulla strada del film “Il sorpasso”. “Questo tema riguarda tutta Roma non solo la nostra zona: – spiega Massimo Piras del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, promotore dell’evento che riunisce una trentina di associazioni del litorale laziale – nei campi di questa area si coltivano le verdure che arrivano sulle tavole di tutti, si produce il latte che i bambini bevono a colazione in tutta la Capitale. Portare qui discariche o inceneritori significa danneggiare la salute della comunità ma anche le imprese del luogo”. Ultimo atto dei manifestanti poi l’occupazione parziale della via Aurelia: il corteo colorato e chiassoso si è mosso sulla carreggiata in direzione di Civitavecchia per arrivare fino a via Torre del Pagliaccetto, distante circa 200 metri, e tornare indietro.