'No alla grandi navi da crociera a Fiumicino': i motivi della manifestazione di sabato 5 febbraio
Sono passati due anni da quando, in un assordante silenzio, si svolgeva la conferenza di servizi preliminare per valutare la variante del progetto del Porto della Concordia con l'introduzione della funzione crocieristica.
La manifestazione di interesse da parte del Comune di Fiumicino, pur in assenza di alcun confronto democratico, ha aperto la strada a questo progetto.
Con la manifestazione di domani vogliamo spiegare ai cittadini cosa è successo in questi due anni, il ruolo delle istituzioni, la vicenda dell’asta giudiziaria.
Vogliamo anche ribadire con fermezza la nostra contrarietà alle navi da crociera per l'impatto dannoso sulla salute dei cittadini e dell’ambiente. Spiegare perché le grandi navi da crociera inquinino più di ogni altra cosa esistente sul pianeta.
Spiegheremo perché il nostro litorale basso e fangoso (come sanno bene gli addetti ai lavori della portualità e della pesca) non è adatto ad accogliere navi di grandi dimensioni per cui saranno necessari imponenti e continue opere di dragaggio che devasteranno l’eco sistema marino della foce del Tevere e quali potranno essere le conseguenze sull'equilibrio della costa.
Spiegheremo perché non crediamo alla favola dei posti di lavoro e dell’indotto che questo tipo di turismo porterà al nostro territorio e come invece riteniamo che ci sia fondati elementi per ritenere che settori economici locali come la piccola pesca, la balneazione potrebbero essere duramente colpiti.
Proveremo a dimostrare che il flusso dei crocieristi sarà indirizzato verso la capitale generando oltretutto un voluminoso traffico di pullman turistici sulle nostre già fatiscenti e intasate strade locali e perché l'economia locale, fondata sul turismo di prossimità potrebbe essere schiacciata da questa ingombrante presenza.
Porteremo l’esempio dei movimenti di protesta nati in città portuali come Venezia, Genova, Savona dove la presenza delle grandi navi ha generato un degrado dei quartieri a ridosso del porto con conseguente svalutazione del valore immobiliare delle residenze.
Spiegheremo perché il turismo crocieristico sia un ricco affare solo per le compagnie di navigazione e trasporto e lasciando solo le briciole sul territorio.
Per queste ragioni il comitato I Tavoli del Porto chiama all'appello tutti i cittadini muniti di buon senso e attaccamento al nostro territorio per salvaguardalo dalla minaccia rappresentata da un'opera che non tiene conto delle priorità sorte negli ultimi anni della salute del pianeta e delle persone.
Domani manifesteremo per chiedere la restituzione dell'area del Vecchio Faro ai cittadini per sottrarla al degrado e farne un posto bello e aperto a tutti.
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