‘No allo sfratto della Caritas e della comunità musulmana: sabato sit-in a Ostia”
Ad organizzare il presidio è la sezione E. Berlinguer di Ostia, in accordo con Sinistra x Roma, che aderisce alla mobilitazione nazionale promossa dalla ‘Rete delle città in Comune’ contro i decreti Minniti e Orlando che “non garantiscono sicurezza né combattono la povertà ma al contrario ledono i diritti degli esseri umani colpendo i più deboli”.
“Il sit-in in programma davanti alla ex colonia Vittorio Emanuele è collegato con la mobilitazione nazionale che si terrà in contemporanea sotto la prefettura a Roma, promossa dalla Rete delle città in Comune, per chiedere lo stop degli sfratti, il ritiro dei decreti Minniti e Orlando e l'avvio di un tavolo di concertazione per affrontare le questioni sociali in modo sinergico e con una visione politica”, spiega Roberto Ribeca, coordinatore della sezione E. Berlinguer. “Siamo sempre lo straniero di qualcun altro, nello scenario politico mondiale, così delicato e prossimo al collasso, i decreti in questione rischiano di inasprire un clima che potrebbe portare a conseguenze drammatiche. La legalità”, sottolinea l’esponente politico, “così tanto sbandierata nel nostro Municipio è sterile e dannosa se non viene affiancata dalla giustizia sociale e da un aiuto agli ultimi. I poveri, gli stranieri, le famiglie in difficoltà, la diversità in genere, non possono pagare un prezzo così alto in nome di una sicurezza che tende a chiudere rapporti e prende di mira gli ultimi della storia”.
“Nel nostro territorio assistiamo inermi agli sfratti della comunità musulmana e a quello della Caritas diocesana di Roma. Per anni, soprattutto quest'ultima offre un pasto caldo a più di 200 persone al giorno, stranieri ed italiani, garantisce, grazie alla collaborazione del volontariato l'assistenza sanitaria primaria, e dove possibile un posto dove dormire. La chiusura di questa esperienza”, prosegue Roberto Ribeca, “significa alimentare un clima di odio e di abbandono degli ultimi che potrebbe portare a situazioni allarmanti. Stiamo perdendo i valori della solidarietà, dell'accoglienza e del dialogo non è in questo modo che risolviamo il problema dell'immigrazione e della convivenza pacifica tra le diverse confessioni”.
“Per queste ragioni proponiamo un sit-in perché da troppo tempo il nostro Municipio non ha un indirizzo politico: abbiamo bisogno”, conclude, “di iniziare un nuovo percorso politico che miri a risolvere i problemi con un progetto di visione della città che non può prescindere dai valori della solidarietà, dell'accoglienza e soprattutto della giustizia”.