Sotto sfratto il Giudice di pace di Ostia, Notturni: “E’ la catastrofe: la sede chiuderà il 31 marzo”
Ostia – “Siamo al paradosso: la sede del Giudice di pace di Ostia, pur essendo stata reistituita in base alla legge n. 162/2014, secondo la nota 374 del 16 marzo 2015 della dirigente amministrativa dell'ufficio romano del Giudice di pace di via Teulada, dal quale momentaneamente dipende l’Ufficio di via Costanzo Casana, ‘cesserà ogni residua attività entro il 31 marzo prossimo’. La struttura, oltre tutto, è sotto sfratto esecutivo da parte del Comune di Roma. Stamattina sono stati consegnati gli scatoloni all’interno dei quali dovranno essere sistemate tutte le pratiche che poi saranno ‘traslocate’ nella sede di Roma probabilmente a partire da martedì. E’ la catastrofe! Il giudice di pace di Ostia, dottor Claudio Fiorentino, da tempo aveva segnalato il gravissimo problema che si sarebbe venuto a creare a cominciare dal mancato rifacimento delle piante organiche di giudici e personale addetto alla sede, operazione che non è stata fatta prima di far ripartire a pieno regime l’Ufficio. Nel frattempo era iniziato il trasferimento dei vari procedimenti giudiziari verso via Teulada, già intasata di per sé senza dover peggiorare ulteriormente la situazione con migliaia di fascicoli provenienti da Ostia.
Un disastro per il pendente! In tutto questo il Tar del Lazio, per la quarta volta, si è pronunciato dichiarando di ‘sospendere qualsiasi operazione di trasloco in corso’. E a luglio dello scorso anno c’era stata, al riguardo, l'ordinanza del Consiglio di Stato. Ben cinque provvedimenti della magistratura contro i trasferimenti. C’è davvero da restare basiti… C’è una legge, eppure la sede chiuderà. Perché tutto questo?! Condivido la preoccupazione del dottor Fiorentino che a questo punto si chiede dove stia la sbandierata ‘efficienza’ del provvedimento, così è stata definita, se poi l’Ufficio dovrà essere smantellato per essere ricostituito ex novo. Gravissima, torno a sottolineare, la gestione del ‘pendente’, ossia delle cause e dei processi in corso di istruzione. Di fatto hanno messo nell'impossibilità di operare se non a singhiozzo, prima con il distacco e il riallaccio delle linee telefoniche, poi prospettando di distogliere definitivamente il personale. Poco ‘collaborativi’ sia il presidente della Corte d'Appello per l'applicazione del personale in scadenza sia il capo dipartimento del ministero addetto all'organizzazione giudiziaria del ministero che neppure ha ricevuto il dottor Fiorentino.
Dulcis in fundo la nota di via Teulada. Le domande da porsi sono tante. Ma una risposta, ‘ragionevole’, diciamo, appare al momento lontanissima. Sarà individuata una nuova sede per Ostia? E le piante organiche? Ci sarà la sede ma non l’attività giudiziaria o, viceversa, ci sarà l’attività giudiziaria ma non la sede? O saranno azzerate entrambe? Adesso le emergenze da risolvere sono due: la cessazione dell’attività il 31 marzo e lo sfratto. Possibile che a questa maggioranza non importi nulla della chiusura di questo presidio di giustizia e di legalità?! E al sindaco Marino che continua a riempirsi la bocca parlando di mafia e antimafia? Sabato 21 marzo, a partire dalle 9.30, saremo al Teatro del Lido in via delle Sirene per affrontare nuovamente l’argomento con gli operatori di giustizia del territorio”. Lo dichiara in una nota Giulio Notturni, capogruppo della Lista Marchini del X Municipio di Roma Capitale.
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