Roma - Mercoledì 15 dicembre, alle ore 17:30, presso il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, Federico Vergari, autore di #Emozioni per Lab DFG,  interverrà per un incontro nella prestigiosa sede di Lungotevere dell’Acqua Acetosa.

Ospiti d’onore dell’evento saranno Luca Pancalli, Presidente del Comitato Paralimpico Italiano, Daniele Masala, Presidente del Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, e Sandro Fioravanti, giornalista e storica voce della RAI.

Ci sono tanti modi per raccontare uno sport: si può partire dal descriverne le regole, spiegarne le finalità, elencarne le discipline con tutte le varianti scaturite negli anni. Ma, forse, il migliore è narrare le gesta di chi quello sport l’ha reso grande, attraverso le proprie imprese, le proprie azioni, le proprie sfide. Ed è proprio dal concetto di sfida che Federico Vergari, giornalista e già autore nel 2020 per Lab DFG di Vittorie imperfette. Storie di donne e uomini che non si sono arresi, torna in libreria, con #Emozioni, con la prestigiosa prefazione di Luca Pancalli. una raccolta di quindici racconti a tema sportivo, dove scoprire, o riscoprire, personaggi ed eventi che hanno fatto grandi diverse discipline. Un volume che i lettori più attenti avranno già avuto modo di affrontare nel 2019 quando uscì per Tunué con il titolo Le sfide dei campioni. Emozionanti imprese tra i grandi dello sport, e che torna in libreria con una nuove veste, grazie all’importante lavoro della Lab DFG, impreziosito dalla presenza di un racconto inedito. Non una semplice raccolta di cronache di quanto accaduto in una determinata manifestazione, o tra due specifici atleti, ma un percorso attraverso luoghi e tempi differenti, e spesso così lontani da chi legge, tanto da non averli neanche vissuti, alla scoperta di donne, uomini e sfide, che hanno fatto grande lo sport e l’Italia. Sì, perché in ogni storia c’è un’istantanea del momento storico nel quale quell’evento ha avuto vita: un viaggio nel viaggio, all’interno del quale Vergari ci riporta al primo concerto italiano dei Beatles, agli anni di piombo con la morte di Aldo Moro e Peppino Impastato, alle torride estati di metà anni ’90, con le pale dei ventilatori a far da colonna sonora all’afa. Ritratti di un’Italia che non c’è più, fatta di tram e quotidiano da cento lire in tutto. Nostalgia e malinconia, che si mescolano in chi quegli anni li ha vissuti e li sente così tremendamente lontani, e in chi quei decenni avrebbe voluto viverli a pieno e invece li ha sfiorati appena.

Storie e Storia, quella con la esse maiuscola, che si incontrano e si fondono, e avviluppano il lettore fin dalle prime righe. Raccontare attraverso lo sport dei contesti sociali precisi è uno degli scopi del libro, commenta l’autore, calarsi in delle atmosfere passate, immaginarsi, non avendo potuti viverli, come sarebbe stato essere presente all’incontro di boxe del secolo o alla tappa del Giro d’Italia il giorno della morte di Moro e di Impastato. Ovviamente lo sport è al centro, è il linguaggio, ma anche l’oggetto. Quindici storie, dunque, come altrettante perle di una collana, finemente tenuta assieme dalle simpatiche apparizioni di Simone, bambino milanese alle prese con l’approccio alla vita, e di suo padre, che prova a dare una spiegazione ai suoi dubbi attraverso metafore sportive. E così il loro intervento tra un capitolo e un altro, sempre misurato e a tema, detta il ritmo al cambio di storia, al mutare della scena, come un sipario che dolcemente si apre e si chiude. Nelle domande e negli spunti di Simone, si può ritrovare sé stessi, con qualche anno di meno, e si possono ritrovare i propri figli o i propri nipoti.

Così come, all’interno di ogni storia, si ritrova tanto di Federico Vergari, che sa mettere qualcosa di sé dentro tutte le varie narrazioni: non una ricerca enciclopedica di fatti ed eventi, quindi, ma una distillazione lenta e preziosa di ricordi e di emozioni.

Ho un dono, o una condanna, ci racconta, mi ricordo tutto. Ho un’ottima memoria storica. Se mi chiedi di imparare una poesia a memoria probabilmente non ci riuscirò, ma se devo ricordarmi cosa ho mangiato tre natali fa a pranzo, come si chiamava il cane del mio vicino quando avevo undici anni, o chi ha vinto Sanremo nel 1996 lo so. Non si è trattato, quindi, di aprire dei cassetti polverosi della memoria, ma di utilizzare cose che avevo vissuto e interpretato a suo tempo, per raccontare qualcosa. Un tratto ben distinguibile quello che sa dare l’autore, con il quale ogni storia assume una connotazione particolare, unica: raccontare Benvenuti e Mazzinghi e sentire il vociare di San Siro, la tensione in platea, l’agonismo sul ring; narrare di Moser e Saronni e vedere apparire davanti ai propri occhi le prime immagine cromatiche del Giro, che colorano i piccoli schermi in quattro terzi dei televisori di un tempo; rievocare l’impresa di Di Donna contro Yifu, e percepire il rumore sordo della pistola ad aria compressa, che si mescola con la torrida atmosfera delle sere d’estate e il sapore di limone del thè freddo. Una storia dopo l’altra, con la sensazione che quella appena letta possa essere la preferita, per poi mettere tutto di nuovo in discussione al termine della successiva.

#Emozioni di Federico Vergari è un libro che ogni appassionato di sport, qualunque esso sia, non può non leggere. E rileggere. Per tornare su quel passo, su quella vicenda, su quella storia che più l’ha colpito. Perché in ognuna delle quindici storie c’è qualcosa che appassiona, al punto tale da alzare gli occhi dalla pagina e trovarsi, magicamente, a sognare. Di essere a cavallo di una moto su una pista dall’asfalto bollente, o protetti in una divisa da scherma a danzare sulla pedana con il fioretto in mano, alla ricerca del colpo decisivo.

L’autore Federico Vergari (1981) è un giornalista, scrive di sport, cultura, fumetti e attualità per la radio, la TV, la carta stampata e il web. Nel 2008 pubblica con la casa editrice Tunué “Politicomics”, un saggio sul rapporto tra comunicazione politica e fumetti. Nel 2019, sempre con la Tunué, pubblica “Le Sfide dei Campioni. Emozionanti imprese tra i grandi dello sport”, vincitore del Premio Messaggero dello Sport 2019. Per la Lab DFG ha pubblicato nel 2020 “Vittorie Imperfette. Storie di donne e uomini che non si sono arresi”.