NOVITA’ Punti verde qualità, arriva la ‘delibera ricognitiva’: comune pronto a regolarizzare
CONFERENZA DEI SERVIZI INTERNA – “La delibera istituisce un'apposita ‘Conferenza dei Servizi interna permanente per la valutazione, anche sulla scorta del parere dell'Anac, dei procedimenti posti in essere, nonché per la definizione degli indirizzi necessari alla predisposizione dei provvedimenti da sottoporre per l'approvazione ai competenti organi istituzionali dell'Amministrazione al fine di regolarizzare - laddove possibile - gli interventi realizzati riconoscendo l'immanenza dell'interesse pubblico alla loro conservazione”, si legge in una nota del Campidoglio.
LA DISTINZIONE - La Delibera fornisce inoltre un indirizzo operativo generale all'Ufficio competente affinché si vadano a definire per ciascuna realtà le procedure da attivare distinguendo tra punti verdi qualità ultimati ed attivi, in fase di realizzazione, dichiarati decaduti per mancato pagamento del mutuo, convenzionati e non realizzati, non convenzionati.
MALA GESTIO – “Contestualmente all'attivazione delle eventuali procedure necessarie alla regolarizzazione edilizia ed urbanistica, va definita l'esatta portata dell'esposizione dell'Amministrazione nei confronti delle banche (validità delle convenzioni e delle fidejussioni) ed individuate le responsabilità dei soggetti che a vario titolo hanno avuto un ruolo in 15 anni di "mala gestio" - sia direttamente sia indirettamente -omettendo qualsiasi controllo sull'attività posta in essere. Quanto sopra anche al fine di interrompere i termini di prescrizione delle correlate azioni per l'accertamento di responsabilità per danno erariale”, si legge ancora nella nota del Campidoglio.
LA REGOLARIZZAZIONE – “Unitamente alla istituenda Conferenza di servizi si procederà a porre in essere tutte le azioni sino a qui individuate, che hanno richiesto un esame molto approfondito di tutti i fascicoli relativi ai vari interventi, ricostruzione delle singole fasi e reperimento degli atti. Roma Capitale”, sottolinea la nota, “ha sicuramente un interesse a regolarizzare, per quanto possibile e nella debita considerazione dei rilievi e delle considerazioni dell'Anac, le opere realizzate. Interesse pubblico che va ricercato nell'appartenenza al patrimonio capitolino di tali opere, nella notevole esposizione economica e finanziaria, nella funzione sociale che tali interventi rappresentano ai fini della riqualificazione delle aree interessate”, conclude.
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