Nozze gay: trascritti a Fiumicino i matrimoni celebrati all’estero
Fiumicino – A fare da apripista è il comune di Fiumicino dove, grazie ad una disposizione con protocollo n. 74845, il sindaco Esterino Montino ha disposto oggi che l’Ufficio di Stato civile locale provveda a trascrivere negli archivi entro il primo dicembre gli atti che attestino la celebrazione di matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso, entrambe residenti nel Comune di Fiumicino. “Non esistono motivi ostativi contro la trascrizione di queste unioni, riconoscerle è un atto di rispetto dei diritti civili e della legge, che prevede quest’obbligo quando si tratta di matrimoni validamente celebrati secondo le norme del Paese in cui si sono svolti. Il Comune di Fiumicino ha deciso di compiere un passo degno di un Paese civile e democratico. Non si tratta di un gesto estemporaneo, ma il frutto di una scelta precisa e consapevole, che mira alla giustizia e all’eguaglianza sociale”, ha detto il sindaco Montino.
“Rispetto la posizione del Prefetto Pecoraro che opera ottemperando a una circolare del Ministero degli Interni. Ma proprio perché sono convinto che i contenuti di quella circolare siano lesivi delle prerogative e delle responsabilità dirette dei sindaci, ho deciso di compiere questo atto. Capisco e condivido la posizione del sindaco di Roma, Marino, che sta dando seguito alla richiesta di una coppia che ha chiesto di esercitare il proprio diritto. Anche io ho ricevuto una richiesta analoga nei giorni scorsi: la trascrizione di un matrimonio celebrato in Portogallo nel 2011 da una coppia omosessuale residente nel nostro Comune. Come ufficiale di Stato civile ho il dovere di dare seguito alla loro richiesta assumendo questa decisione. È anche evidente che la soluzione integrale di tutta questa problematica è legata all’approvazione di un atto legislativo da parte del nostro Parlamento. Mi auguro davvero che ci si arrivi in tempi molto rapidi”, ha concluso il primo cittadino.
Nella Capitale, invece, sarà possibile da sabato 18 ottobre la trascrizione delle nozze gay. A questo riguardo il Campidoglio informa che il 18 ottobre, alle 11, “nella Protomoteca il sindaco di Roma Ignazio Marino procederà alla trascrizione dei matrimoni celebrati all'estero di alcune coppie omosessuali che hanno fatto richiesta”.
Il consigliere della Regione Lazio, Fabrizio Santori, però, attacca, accendendo la polemica: “Il sindaco Marino è stato sbugiardato anche dal Prefetto di Roma Pecoraro. Invece di vestire i panni del Dottor Stranamore il Sindaco si occupi una volta per tutto delle questioni di sua competenza”. “In molti all'inizio del suo mandato lo chiamavano l'extraterrestre e in effetti il Sindaco Marino continua a dare prova di vivere in un mondo tutto suo, in cui se la canta e se la suona a suo piacimento, senza ascoltare né le richieste di aiuto dei cittadini esasperati che chiedono interventi urgenti su degrado, insicurezza e illegalità, né tiene conto delle direttive del ministero dell'Interno per quanto riguarda l’illegittimità delle trascrizioni dei matrimoni gay contratti all’estero. Con le sue proclamazioni di paladino dei diritti degli omosessuali, non solo disattende a quelle che sono le reali problematiche che investono i romani, ma dà anche un cattivo esempio ai cittadini mancando di rispetto alle istituzioni competenti", afferma Fabrizio Santori. "Accolgo con soddisfazione le dichiarazioni del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro sull’intenzione di far rispettare le disposizioni del Viminale e mi rincuora il fatto che ci sia ancora un po' di buon senso per capire la confusione che si genererebbe qualora Marino venisse messo nelle condizioni di fare di testa propria. Quel che mi rammarica è che Roma continua ad essere ostaggio di questa politica fai-da-te improvvisata a discapito di cittadini sempre più amareggiati. Invece di vestire i panni del Dottor Stranamore il Sindaco si occupi una volta per tutto delle questioni di sua competenza e lasci fare ad altri il proprio lavoro", conclude Santori.
“Sulla trascrizione delle unioni omosessuali sposo appieno la decisione del sindaco Montino”. È il commento della consigliera comunale Erica Antonelli in merito alla decisione del primo cittadino di Fiumicino di registrare i matrimoni contratti all'estero tra persone dello stesso sesso. “Si tratta di un atto democratico e di formale riconoscimento dei diritti civili, che devono essere garantiti a tutti e a tutte. Montino a Fiumicino, come Marino a Roma, sta rispondendo adeguatamente ad una necessità tanto sociale quanto culturale. Ma serve l'impegno del Parlamento: serve un progetto normativo che estenda il matrimonio civile alle coppie omosessuali e che difenda il diritto di ognuno a vivere la propria affettività con serenità e tutele giuridiche”.
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