Nubifragio 20 ottobre: l'Infernetto ricorda Saranga Perera. I cittadini chiedono la messa in sicurezza idraulica (VIDEO)
Infernetto - Esattamente un anno fa, in queste ore, una vita e una famiglia sono state spezzate all'improvviso. Era il 20 ottobre 2011, quando in via Alaleona l'acqua esondata dal canale di scolo denominato 'Palocco' è entrata nel seminterrato in cui viveva Saranga Perera, sua moglie e la figlioletta di pochi mesi, e ha portato via la sua giovane vita. Oggi al posto della valanga d'acqua all'Infernetto ora ci sono le lacrime, tante lacrime e tanta amarezza, di chi continua a vivere in uno stato di precarietà, senza sapere cosa accadrà al prossimo temporale, se e come le istituzioni interverranno in tempo per evitare altre simili tragedie.
Oggi al parco di via Orazio Vecchi, proprio alle spalle della strada in cui è morto il cuoco cingalese, i comitati di quartiere si sono riuniti per commemorare la scomparsa di Saranga e per chiedere ancora una volta a gran voce l'intervento dell'amministrazione.
I cittadini hanno invitato a partecipare la famiglia di Saranga, stamani c'erano la mamma Antonette e la sorella Sulimani con i suoi figli. La moglie di Saranga oggi non ce l'ha fatta a essere presente in via Vecchi, vicinissimo alla casa dove il marito è rimasto ucciso, ma ha partecipato alle commemorazioni con cui la comunità cingalese, molto numerosa nel nostro territorio, ha voltuo onorarlo insieme a Padre Neville cappellano della comunità dello Sri Lanka che si ritrova nella chiesa di Santa Maria dei Pellegrini all’Infernetto. E' difficile comprendere il dolore di una madre che ha perso un figlio ma il viso e la voce rotta di Antonette esprimono tutta la rabbia e la disperazione che chiunque sentirebbe al suo posto. Antonette comunque ha voluto rtingraziare il comune per aver pagato il trasferimento della salma di Saranga dall'Italia allo Sri Lanka. Le chiediamo se sua nuora abbia ricevuto aiuti - una casa, un lavoro, qualche sicurezza per la figlia - da parte delle istituzione che avevano promesso di starle accanto. Anonette ha detto che per ora non è stato fatto niente, che la nuora lavora in un ristorante e che spesso non viene pagata. Però vuole restare in Italia in attesa di giustizia. Infatti sulla morte di Saranga la magistratura ha aperto un'indagine che coinvolge anche il direttore del Consorzio di bonifica Tevere Agro Romano, che ha la competenza sui canali di scolo del territorio, il dottor Matturro. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.
"I nostri bambini si svegliano con gli incubi, non dormono più, è passato un anno da quando il nubifragio ha cambiato le nostre vite, gettandoci nella paura e nell'incertezza - spiega Stella Grazioli, del comitato Il Parchetto - ma come abbiamo già denunciato non abbiamo visto realizzare gli interventi che l'amministrazione municipale e regionale ci avevano promesso. Abbiamo organizzato questa giornata per ricordare Saranga e sostenere la sua famiglia ma anche per ribadire con forza i nostri bisogni. La sicurezza idrogeologica deve essere una priorità per i signori che ci governano. Inoltre abbiamo scritto una lettera al presidente Vizzani per sapere che fine hanno fatto i lavori per asfaltare e aprire la strada che è a latere del parco di via Vecchi per consentire di raggiungere direttamente via Alaleona, via Cortopassi e le altre stradine a ridosso del canale Palocco. Ricordiamo a Vizzani che tale opera era stata approvata in regime di urgenza nella seduta straordinaria del Consiglio municipale il 2 novembre scorso. Si tratta di una strada fondamentale, anche perchè ricordiamo tutti le difficoltà che ebbero i mezzi di soccorso durante il nubifragio per raggiungere le case e le pesone in difficoltà, proprio come nel caso di Saranga".
Stamani insieme ai comitati di quartiere dell'Infernetto, di Bagnoletto, Dragona, Stagni e Ostia, tutti quartieri a forte rischio idrogeologico, c'erano anche alcuni consiglieri municipali, tra questi Giuseppe Sesa (Pd) e Pierfrancesco Marchesi. Dopo aver ascoltato le istanze dei cittadini i consiglieri si sono impegnati a trovare tutte le soluzioni possibili per velocizzare la messa in sicurezza idraulica del XIII municipio, senza distinzioni di colore, "una battaglia trasversale e unanime che ci impegnamo a portare avanti fino alla realizzazione delle opere che possono far sentire sicuri gli abitanti dei nostri quartieri", ha detto Sesa.
Intanto qualcuno ha lanciato l'idea: intitoliamo il parco di via Vecchi a Saranga Perera. Alla notizia mamma Antonette è scoppiata di nuovo in lacrime e ha ringraziato tutti, compresi i concittadini cingalesi presenti alla commemorazione.
Una speranza oggi l'hanno data i bambini presenti, che hanno lanciato nel parco migliaia di semi che simboleggiano la rinascita, la possibilità che dal fango nasca un fiore e una rinnovata serenità.
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