Nuclei cure primarie, scongiurata la chiusura notturna: dietrofront della Regione
Il commissario straordinario, infatti, informa che “L’Azienda attivando misure di carattere straordinario è riuscita a reperire un numero di personale sufficiente a superare la fase di emergenza che ha indotto questa Direzione a rivedere l’ipotesi della sospensione temporanea della chiusura parziale dei Nuclei di cure primarie”. L’’ipotesi’ di chiusura notturna dei presidi sanitari era stata presa, come si legge nella nota, “Nei giorni scorsi a motivo di una notevole mole di accessi al pronto soccorso del presidio ospedaliero G. B. Grassi, in particolare nella giornata del 06.12-2016, dove i pazienti in attesa di ricovero erano 51 e dal 7.12-2016 erano presenti 72 pz. alcuni in attesa di ricovero… aveva indotto questa Direzione ad ipotizzare una sospensione temporanea del servizio notturno dei Nuclei cure primarie”. Il direttore generale sottolinea inoltre che l’Azienda, benché autorizzata da marzo ad assumere 15 infermieri e 20 operatori sanitari, nonostante abbia inviato i “telegrammi di proposte di assunzione è riuscita ad oggi a reclutare solo 9 infermieri”.
Il problema è stato dunque risolto anche se la carenza di personale infermieristico al Grassi resta, come denunciano da tempo le sigle.
“Siamo felici di aver contribuito con le nostre posizioni a scongiurare la chiusura notturna dei presidi di Fiumicino e Fregene che avrebbero sguarnito il territorio di fondamentali punti di primo soccorso. La Regione Lazio e la Asl Rm3 finalmente sono tornati sui loro passi, soprattutto dopo la mobilitazione dei tanti cittadini costretti a scendere in piazza per difendere un loro diritto, i quali anche oggi hanno protestato in via Coni Zugna”, dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Santori. “Il nostro grido di allarme era fondato ma resta l’amarezza per le scelte sconsiderate proposte dall’amministrazione Zingaretti sul fronte sanità che vengono imposte dall’alto senza alcuna condivisione né informazione. Nemmeno il Pd, partito dello stesso presidente Zingaretti, crede più al governatore se è costretto con lo stesso capogruppo in Consiglio regionale a chiedere di evitare la chiusura nonostante le affrettate precisazioni ufficiali giunte ieri dalla Regione Lazio. Ovviamente continueremo a vigilare per garantire l’accesso a servizi fondamentali e inalienabili dei cittadini”, conclude Fabrizio Santori.
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