Roma, 6 novembre - “Una grande impresa per una grande impresa”. Così ha definito il presidente del municipio XIII, Giacomo Vizzani “Lake Victoria Kajak Expedition”, la nuova avventura tra sport e solidarietà di Francesco Gambella, campione mondiale di Kajak che questa mattina ha presentato nell’Aula consiliare Massimo Di Somma la spedizione della quale sarà protagonista: l’attraversamento del Lago Vittoria, in Africa, da Jinja (Uganda) a Kisumu (Kenya). Trecento chilometri in totale, 50 chilometri al giorno, dal 16 al 21 novembre, a pagaiare per sei giorni in canoa doppia, con Vincent Oudungo, 25 anni, pescatore di un villaggio africano che ha un sogno, prendere parte alle Olimpiadi di Londra del 2012 e costruire pozzi per dare acqua a popolazioni che ancora non l’hanno. E proprio su questo triplice aspetto che si è soffermato il presidente Vizzani che ha individuato in Gambella il “campione di razza, lidense di nascita, che con questa nuova impresa intende formare un connubio vincente a più valenze” augurando a Francesco il classico “buon viaggio a scopo umanitario”. Francesco Gambella, 37 anni, con il supporto di Amref, ogni anno individua una impresa e un progetto da portare a termine. E dopo Mombasa-Malindi grazie all’impresa che in quel caso è servita per costruire una scuola e dopo il giro d’Italia che è invece servito per curare l’aspetto sanitario di alcuni villaggi che oggi possono contare su medici che a bordo di piccoli aerei possono recarsi in piccoli villaggi africani per portare assistenza medica e chirurgica dove non c’è mai stata, oggi, con Kajak spedition, e con il supporto di tre sponsor, Royal Caribbean, la G40 travel e Salini Costruzioni, sarà possibile costruire 5 pozzi, un progetto per fonti idriche pulite. “Per me, appassionato di canoa - ha affermato Francesco Gambella - poter unire questo sport al contatto con la natura e ad un progetto per le popolazioni africane, è quanto di meglio si possa immaginare. Con me, il mio amico Vincent, conosciuto tre ani fa durante un’altra impresa, sarà un impegno particolarmente importante che ci vedrà sfidare non soltanto l’acqua ma anche ippopotami e coccodrilli e tutte le altre difficoltà che incontreremo a terra, durante le soste di notte. Tutto - ha aggiunto Gambella - per sensibilizzare l’opinione pubblica alle problematiche di un Paese
come l’Africa e per far capire che quelle popolazioni, ogni giorno e per tutta la loro vita devono confrontarsi con i disagi che noi affronteremo in soli sei giorni”. “Siamo di fronte ad una grande realtà del nostro territorio - ha dichiarato l’assessore allo sport, Giancarlo Innocenzi - perché Francesco con la sua fatica e la sua passione danno prestigio ad un ambito come quello lidense da sempre all’insegna degli sport acquatici e mai come questa volta abbiamo un campione anche di solidarietà e per una giusta causa”.
Il delegato alla cultura, Salvatore Colloca: “Imprese come questa hanno un significato particolare anche perché con Gambella il nome della nostra città è esportato in tutto il mondo. È doveroso ricordare personaggi con un passato importante a livello culturale o sportivo, ma è altrettanto giusto - ha proseguito Colloca - dare il giusto spazio a persone come Francesco che oggi possono insegnare e molto a qualsiasi livello”. “È un onore - ha affermato il presidente della commissione cultura, Monica Picca - avere oggi qui con noi Francesco. Il suo messaggio è soprattutto per i ragazzi abituati a sport di massa e a circostanze che spesso portano alla violenza. Con il suo esempio i nostri ragazzi possono conoscere altre realtà ed appassionarsi ad esse affinché sport e violenza non siano mai più associati”.
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