Nuovo blitz a Fiumicino: sequestrati 345 chili di pesce marcio
PRIMO BLITZ – Dopo la brillante operazione condotta tre giorni fa dalla capitaneria di porto, dalla polizia locale di Fiumicino, dai carabinieri della sezione navale di Ostia e dalla Asl Rm3 che ha portato al sequestro di 400 chili di pesce marcio, privo del certificato di tracciabilità, oggi nuovo blitz delle forze dell’ordine.
L’ OPERAZIONE – Orate, merluzzi e gamberi trovati e sequestrati oggi erano privi di certificato di tracciabilità e la commercializzazione era non autorizzata. Il pesce è stato dichiarato non commestibile dal servizio veterinario della Asl Roma 3. I controlli congiunti hanno accertato la presenza di persone intente a vendere pesce senza autorizzazione che, alla vista del personale delle forze dell’ordine si sono dileguati, lasciando sul posto circa 69 cassette di polistirolo contenenti prodotti ittici in pessimo stato di conservazione, in diversi punti sul molo.
LA DENUNCIA - La Capitaneria di porto di Roma, la polizia locale di Fiumicino e la Asl Roma 3 hanno presentato una denuncia a carico di ignoti per la mancata tracciabilità del prodotto.
L'OBIETTIVO - L’obiettivo principale di queste azioni mirate, che ha portato nell’ultima settimana al sequestro di 745 kg di pesce illegale, è quella di stroncare un possibile commercio di prodotto ittico senza tracciabilità, pericoloso per la salute pubblica, ed evitare anche che tali reati siano perpetrati in vicinanza dei punti di sbarco dei pescherecci, attività cardine e fiore all’occhiello del porto di Fiumicino.
I controlli della Capitaneria di Porto di Roma e della Polizia Locale, con l’ausilio dell’ASL Roma 3, nel porto canale di Fiumicino a salvaguardia della pubblica salute alimentare proseguiranno ininterrottamente
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