Omicidio di Santa Severa: 3 arresti. Uno crolla e confessa il delitto ‘per gelosia’
Santa Severa – Delitto di Santa Severa: arrestati gli autori. Uno dei tre confessa: alla base dell’omicidio la gelosia. E’ stato così che sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, su decreto della Procura della Repubblica presso il tribunale di Civitavecchia, due uomini ed una donna, italiani, D.B.M, 34 anni, D.S.S., 34 anni, e M.L., 33 anni, ritenuti responsabili dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Luigi Solano, 31 anno, siciliano, commesso lo scorso venerdì 6 giugno nella località balneare di Santa Severa nord, nel Comune di Tolfa. Due giorni più tardi, domenica 8 giugno, i carabinieri di Civitavecchia, allertati sul 112 da due cittadini rumeni che abitano vicino alla stazione di Santa Severa, si recarono nel luogo dove fu rinvenuto il corpo senza vita dell’uomo, irriconoscibile, nascosto tra le alte erbacce e sotto una pesante lastra metallica.
Dopo aver effettuato i rilievi tecnico-scientifici da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Ostia e del Nucleo operativo e radiomobile di Civitavecchia, il luogo del delitto fu “congelato” e furono raccolti significativi oggetti e tracce per la ricostruzione dell’evento. Le indagini si sono rivelate particolarmente complesse ed hanno impegnato gli investigatori per oltre 72 ore. Determinanti i numerosi riscontri effettuati dai carabinieri subito dopo l’omicidio grazie alle testimonianze delle persone in grado di riferire circostanza utili che hanno consentito, anche con la collaborazione della sezione della Polizia ferroviaria di Civitavecchia, di identificare la vittima e di ricostruirne i suoi ultimi momenti in vita. Proprio in base agli elementi raccolti, gli investigatori hanno indirizzato gli sforzi alla ricerca di alcuni individui, notati dai testimoni in compagnia della vittima, che era solita frequentare la zona della stazione Termini di Roma.
Estese le ricerche, grazie alla collaborazione con il personale del Compartimento Ferroviario di Termini, la sera del 10 giugno i 3 sospettati sono stati sottoposti a controllo e trattenuti. Di fondamentale importanza si sono rilevate le immagini di una lite ripresa dal sistema di videosorveglianza, installato alla stazione Termini, il 4 giugno scorso che vede coinvolti la vittima e due degli indagati: in quell’occasione intervennero anche i militari del Nucleo Scalo Termini. Infine è arrivato anche l’esito dei confronti fotografici dei tre, riconosciuti dai testimoni come presenti a Santa Severa Nord con la vittima la sera fatale del 6 giugno. Le indagini, condotte dai carabinieri di Civitavecchia anche attraverso l’utilizzo di supporti tecnici, hanno consentito di giungere all’ammissione di colpevolezza da parte di uno dei 3, che ha descritto dettagliatamente e chiarito le modalità del delitto, in piena rispondenza con gli accertamenti scientifici effettuati sul luogo del delitto. Al termine è stato possibile ricostruire non soltanto l’omicidio, ma anche il movente. Tutto sarebbe accaduto a causa della gelosia provata da D.B.M. per le avance della vittima nei confronti della sua compagna, D.S.S.. Gli indagati, come disposto con decreto di fermo del sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Civitavecchia, Valentina Zavatto, che ha coordinato e diretto le indagini, sono stati condotti al carcere di Civitavecchia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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