Omicidio Domenico Bruno: assolta in appello l’ex moglie Luciana Cristallo
Ostia – “Spero che sia davvero finita”. Così Luciana Cristallo, accusata dell’omicidio dell’ex marito Francesco Bruno e assolta dai giudici della Corte d’Appello di Roma, ha commentato tra le lacrime la sentenza. Assolto anche il compagno della donna, Fabrizio Rubini, accusato per omicidio premeditato in concorso e occultamento di cadavere. Per i magistrati si tratta di legittima difesa benché la procura capitolina avesse chiesto l’ergastolo.
Secondo l’accusa, Domenico Bruno, un imprenditore 45enne originario della Calabria, fu accoltellato con dodici fendenti, uno dei quali al cuore, nella notte tra il 27 e 28 gennaio del 2004 e il corpo gettato nel Tevere dopo essere stato avvolto in un tappeto. Il cadavere però riaffiorò un mese più tardi, il 27 febbraio, in prossimità della spiaggia del Faber Beach a Ostia. Dopo alcune indagini, furono accusati Luciana Cristallo, con la quale il morto era stato sposato venti anni e dal quale aveva avuto quattro figli, e il compagno Fabrizio Rubini. La difesa sostenne che la donna aveva reagito ad un tentativo di strangolamento da parte di Bruno e che pertanto si trattava di legittima difesa. I due furono assolti con formula piena a ottobre del 2012 dalla Corte d’assise: la Cristallo per legittima difesa e Rubini per non aver commesso il fatto. Il reato di occultamento di cadavere andò intanto prescritto. Ma il pubblico ministero insistette con la premeditazione. Nel processo d’appello il procuratore ha chiesto conferma della sentenza di primo grado secondo la richiesta dei difensori dei due imputati. Richiesta accolta. I figli di Luciana Cristallo hanno abbracciato la madre al termine della sentenza. “In quegli attimi”, ha detto la donna ricordando quel drammatico episodio, “si trattava di salvare la mia vita”.
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