Asti – Elena Ceste è stata assassinata nel letto coniugale. Presumibilmente per asfissia, dunque strangolata, dopo che aveva completato ‘l’igiene personale’ ed era ancora svestita. E’ quanto ha dichiarato il gip e riportato dall’Ansa alle 18.30. Svolta questa mattina nelle indagini sull’omicidio della mamma di Costigliole d’Asti, misteriosamente scomparsa dalla propria abitazione il 24 gennaio dello scorso anno. Oggi, a distanza di dodici mesi, è stato arrestato Michele Buoninconti, il marito di Elena, i cui resti furono trovati il 18 ottobre del 2014 in un piccolo canale distante circa 800 metri dalla loro casa. L'ordinanza di custodia cautelare, eseguita dai carabinieri, è stata emessa a carico del vigile del fuoco per i reati di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere: l’uccisione sarebbe avvenuta lo stesso giorno della scomparsa della donna, che all’epoca della scomparsa aveva 37 anni.



Alcuni giorni fa in un allevamento dell'astigiano era stato trovato il cane di Elena, Gandalf, uno Springer Spaniel bianco, donato nel 2013 nella famiglia Buoninconti. La bestiola era poi ‘svanita’ nel nulla nel marzo 2014, dopo due mesi dalla scomparsa della donna: il marito affermò che non poteva occuparsene e che era tornato al precedente proprietario. I controlli, avviati anche a seguito della denuncia dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente, ha permesso di accertare che Gandalf, prima di ritornare a novembre nell'ultima dimora che si trova a circa 20 chilometri dalla villetta di Costigliole d'Asti, è stato ospitato nell'albese e nel savonese a casa di persone che ne sconoscevano la storia. I carabinieri hanno acquisito la documentazione dell'animale e hanno informato la Procura di Asti, cui nei giorni scorsi era stata presentata una denuncia da parte di Lorenzo Croce, presidente di Aidaa.